di Giovanni d’Acquino – Ormai è confermato, è proprio così: la compagnia che avrà 3 miliardi di ulteriori aiuti di Stato con Linate chiuso, vende voli da Milano Linate ad agosto. Alitalia non smette di sorprendere. A meno che i lavori di rifacimento dell’aeroporto finiscano come se fossimo in Cina, dove in una settimana di costruiscono un ospedale, allora è tutto ok. Ma siccome questa scommessa è ardua, è d’obbligo chiedersi cosa sia accaduto.
“Alitalia non rimborsa i voli cancellati”, scrive ieri il Sole 24 Ore, che aggiunge: “Intanto Alitalia vende voli per tante destinazioni, da Palermo a Parigi, e incassa soldi per voli che quasi sicuramente non verranno fatti. Ai passeggeri la compagnia potrà dare dei voucher da usare per voli futuri, visto che il governo non la obbliga a rimborsare i voli, come prevedono invece i regolamenti europei”.
Ma i passeggeri sono stati almeno informati?
“Secondo voci – riporta il quotidiano economico – ci sarebbe un rimpallo interno di responsabilità tra il direttore generale Giancarlo Zeni e il direttore commerciale, Fabio Lazzerini, che è il candidato sostenuto dal ministro Pd Dario Franceschini a fare l’.a.d. della Newco Alitalia”.
Insomma, c’è sempre di mezzo un capro espiatorio. Mentre noi non solo paghiamo qualcosa che non c’è, ma lo rifinanziamo perché da solo non sta in piedi.
Photo by Miguel Ángel Sanz