Quella registrata ieri sera all’Ingv nei Campi Flegrei a Napoli, interessato da un nuovo sciame sismico, è la scossa più forte almeno degli ultimi 54 anni nella zona dove insiste un bradisismo monitorato dall’Osservatorio Vesuviano. Fra il 1970 e il 1972 furono rilevati, come ricorda il Dipartimento della Protezione civile, sciami sismici con eventi di bassa magnitudo, in gran parte non avvertiti dalla popolazione: furono registrati circa 2.600 scosse tra il 28 febbraio e il 30 ottobre 1970, tutte sotto grandezza di 2.0. Un’altra ‘crisi bradisismica’ è documentata fra il 1982 a il 1984: dal suo inizio sino a fine 1983 si registrarono oltre 5.000 eventi significativi. Nel 1984 aumentò il numero di terremoti di magnitudo più elevata (a luglio si registrarono scosse fino a 4.1) culminati in quello che fece segnare 3.8 l’8 dicembre. Da quel momento la sismicità si ridusse fino a cessare nel 1985. I tempi più recenti, il 27 ottobre 1996 si registrò una scossa di magnitudo 4.1.
Dalle 19.51 di ieri sera è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei che, fino alle ore 00.31 di oggi, ha fatto registrare in circa 150 terremoti con magnitudo massima di 4.4. L’evento di magnitudo 4.4 è stato il più energetico tra quelli registrati dall’inizio dell’attuale crisi bradisismica iniziata nel 2005. L’epicentro è collocato all’interno della Solfatara ad una profondità di 2.6 km. Non si registra allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento che è di 2 cm/mese. Non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverso rispetto all’andamento precedente. Lo rende noto l’Ingv. La sismicità non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso.
Sono 35, in tre edifici, le abitazioni sgomberate in via precauzionale. Lo si apprende dalla prefettura di Napoli. Per quanto riguarda la viabilità ei sotto servizi non vengono segnalate particolari problematiche, così come sul piano sanitario. Da domani – sempre secondo quanto si apprende dal Centro coordinamento soccorsi, presieduto dal prefetto Michele di Bari – inoltre è stata disposta la chiusura delle scuole nei comuni di Bacoli, Quarto, Monte di Procida, Qualiano e nelle municipalità 9 e 10 di Napoli. Continuano gli accertamenti da parte delle squadre dei Vigili del fuoco.
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