Un danno da mancate esportazioni di almeno 20 milioni di euro per ogni mese di sospensione del nostro export. E’ la stima dell’Associazione industriali delle carni e dei salumi (Assica) sulle conseguenze economiche per le aziende italiane del settore suinicolo e per l’Italia in seguito al diffondersi della peste suina. Stima confermata dai fatti per Davide Calderone, Direttore di Assica. “Abbiamo fatto questa stima calcolando i paesi che presumibilmente avrebbero chiuso, cosa che si e’ puntualmente verificata – spiega Calderone all’Ansa – abbiamo la Cina, Taiwan, Giappone, Serbia, Vietnam, poi ci sono altri altri paesi piu’ piccoli che al momento non si possono certificare. Poi sta girando la notizia che abbia chiuso anche la Svizzera, ma non e’ vero. Anche perche’ la Svizzera applica di fatto le normative comunitarie in materia di sanita’ animale”. Venti milioni sono tanti, sottolinea Calderone, ma ci sono con questi paesi trattative in corso. Giappone in primis. “Tutta la merce in arrivo in Giappone o in viaggio verso il Giappone che e’ stata confezionata prima di meta’ dicembre sara’ sdoganata. Il Giappone si e’ detto favorevole a trattare con il Governo italiano”.
Danni da peste suina per l’export: 20 milioni di euro al mese
Ultime notizie su Economia
La politica agricola comune non è a misura di imprese
Come primo vicepresidente del Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole (Copa) il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato presente ad un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der
Al Nord le imprese si “rubano” i dipendenti più bravi
Al Nord le imprese si ‘rubano’ i dipendenti più bravi: con un aumento del 29% delle dimissioni volontarie, ormai è fuga dal posto fisso. Per frenare questo fenomeno le Pmi stanno aumentando
Balneari, “scenario da incubo” nell’Italia in ordine sparso
Sulla scorta della pronuncia del Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre del 2023 “una gara per ogni spiaggia, con regole diverse per ogni Comune, è lo scenario
Camisa, Confapi: Piccole imprese sempre dalla parte dei lavoratori
di Gigi Cabrino – È un appello all’ unità di intenti tra imprese e lavoratori quello che il presidente degli imprenditori di Confapi Cristian Camisa ha lanciato in occasione della festa del
Ocse: Pil dell’Italia allo 0,7% nel 2024, 1,2% nel 2025, ma serve un aggiustamento del debito
di Gigi Cabrino -L’Ocse ha pubblicato il suo report sulle prospettive economiche a Parigi.Non mancano le osservazioni sulla crescita e sull’elevato indebitamento pubblico del nostro paese.Il Pil dell’Italia dovrebbe crescere dello 0,7%