Se fra Dolcino avesse vinto, sarebbe nata la Padania. Lo scriveva nel 1932 il famoso intellettuale biellese Emanuele Sella nella prefazione ad una documentata biografia dell’eretico che nel Trecento mise a ferro e fuoco il Biellese e la Valsesia, proclamò l’avvento di un nuovo regno di Dio, fu sconfitto da una crociata e bruciato vivo a Vercelli.
Perché la Padania? Perché come la Francia meridionale, l’Occitania si sarebbe divisa da Parigi se una crociata non avesse massacrato i Catari che volevano creare una società di fratellanza; anche il Nord Italia se avessero vinto i dolciniani avrebbero fatto nascere uno stato di cose basato sui valori cristiani e non sulla violenza dei potenti.
Figura comunque misteriosa ed intrigante, Dolcino è al centro di un nuovo libro di Roberto Gremmo “Fra Dolcino e San Dolcito – l’enigma dell’eretico e il mistero delle reliquie” appena uscito in accurata seconda edizione dalla tipolitografia Botalla di Gaglianico (pag.160, euro 18 – tel. 0152547352).
In pagine basate su documenti spesso inediti, l’autore non si limita ad una biografia del ‘guerrigliero di Dio’ ma rivela d’aver scoperto una trama esoterica segreta che collega Dolcino ad un improbabile Dolcito, venerato in una chiesa del Cuneese che conservano le reliquie di un santo… che non esiste.
Un thriller medioevale. Padano.