di Gigi Cabrino – Confcommercio in uno studio realizzato conTRA Consulting fa sapere che la spesa turistica degli stranieri nel nostro paese nel trimestre giugno settembre sarà di circa 17 miliardi di euro raggiungendo i livelli ore pandemia.
“A trascinare la ripresa saranno gli americani: sono 2,2 milioni gli statunitensi previsti in arrivo, che garantiranno una spesa complessiva di oltre 2,1 miliardi di euro, superiore del 20% a quella del 2019. In arrivo anche molti canadesi, australiani e sudafricani, mentre è in lenta ripresa il mercato asiatico. Praticamente azzerato per via della guerra, invece, quello russo”.
Per quanto riguarda i turisti europei lo studio mostra che “a tornare saranno soprattutto gli spagnoli (se ne prevede circa un milione, sui livelli di tre anni fa) e una buona performance è attesa anche per i britannici, mentre un discorso a parte meritano i turisti tedeschi, il primo mercato incoming per l’Italia. Se se ne attendono di più rispetto al 2019 nelle destinazioni italiane più facilmente raggiungibili con mezzi propri e su strada, è invece prevedibile un arrivo limitato al Sud e Isole per via delle difficoltà che pesano sui collegamenti aerei (a luglio c’è stato un calo del 27% degli arrivi di tedeschi in aereo rispetto al 2019). Un danno non da poco, se si considera che nel Meridione arrivano abitualmente quelli con il più alto potere di acquisto medio.”
Così il presidente di Confcommercio Sangalli: “Il ritorno del turismo straniero dopo tre anni contribuisce a consolidare la nostra ripresa economica. Le prospettive, però, sono incerte a causa della diminuzione dei consumi, delle agitazioni nel trasporto aereo e dell’incognita pandemia. Occorre, dunque, che il sostegno al settore turistico sia tra le priorità del prossimo esecutivo in termini di contrasto al caro energia e riduzione del carico fiscale”.