Seconda notte in tenda e terzo giorno di protesta per il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha piazzato la sua tenda alla rada San Francesco per chiedere la modifica della norma che prevede il GREEN PASS rafforzato per l’attraversamento dello Stretto. Da Roma non è ancora arrivato quello che De Luca definisce “un colpo di penna” per cancellare il “sequestro di Stato” ai danni dei siciliani, la protesta “si alza di livello” con il sindaco di Messina che annuncia l’inizio dello sciopero della fame. All’orizzonte, però, la possibilità che il presidio organizzato da De Luca in riva allo Stretto diventi una occupazione vera e propria. “Se non avremo novità, sabato bloccheremo Messina con una presenza da tutte le province della Sicilia. Spero di non arrivare a questo cortocircuito. L’Italia non può fermarsi a Reggio Calabria – ha affermato -. Pazienterò ancora qualche giorno e se la sfida che lo Stato vuole fare alla Sicilia è questa, io la accolgo ma arrivati a questo punto, dall’occupazione pacifica si passerà ad un’altra reazione. Una reazione voluta da chi, in questo momento, con un semplice colpo di penna, non vuole rendere giustizia alle nostre prerogative della continuità territoriale, al proprio diritto dei cittadini di tornare al proprio domicilio, alla propria abitazione”.
Green pass per lo Stretto. Sindaco di Messina accampato per la seconda notte
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