di Laura Aresi – Bonum est diffusivum sui, diceva Tommaso d’Aquino: il bene, quando c’è, non si divide ma si moltiplica. Ed è così che il re della polenta Marco Pirovano, il tutor di cucina bergamasca di Detto Fatto, è stato doppiamente ingaggiato in due straordinarie operazioni di volontariato che andranno a sostegno della sua gente martoriata dal terribile morbo che da due mesi la consuma.
La notizia è ufficiale: a partire dalla settimana santa, il lunedì e il martedì l’inventore della polenta alla spina sarà a cucinare full time nel quartiere bergamasco di Loreto per la sede cittadina della Croce Rossa e le infinite ambulanze che in questi giorni pesanti vi gravitano senza posa. Al giovedì, invece – e questa è una novità dell’ultim’ora – il vulcanico chef del Polent-One è stato reclutato dalla CRA “Cascina Germoglio” di Verdello, comunità psichiatrica in provincia di Bergamo: «servirò le mie polente coi condimenti pronti per una cinquantina di persone fra pazienti e operatori: sono allo stremo anche loro, e nel mio piccolo sono felice di poter portare una piccola gioia in questo mondo fragile” ammette emozionato “the King”, come lo chiamano affettuosamente i numerosissimi fan della pagina Facebook sulla quale pochi giorni fa è partito l’appello. «Voglio dare una mano concreta con quello che so fare a chi ci sta aiutando da due mesi a questa parte», scriveva con la consueta verve il paladino della cucina colleonesca, che veramente ha un grande, grande cuore tutto nerazzurro.