L’esercizio 2019 di Rai S.p.A. evidenzia un risultato in perdita per 35 milioni di euro, in peggioramento rispetto al risultato di -33,8 mln euro del 2018. Tale risultato, a sua volta, peggiorava rispetto all’utile di 5,5 mln euro dell’esercizio precedente. La tendenza negativa, dunque, è proseguita, sia pure con minore intensità. L’esercizio 2019 dell’intero gruppo Rai, costituito oggi, oltre che dalla capogruppo, da quattro società (Rai Way, Rai Cinema, Rai Com e Rai Pubblicità) presenta, invece, un risultato in pareggio, come l’anno precedente, mentre l’esercizio 2017 registrava un utile di 14,3 mln euro. È quanto emerge dalla Relazione sulla gestione 2019 della Società, approvata con determina n. 74/2021 dalla Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti. La magistratura contabile osserva, in particolare, che l’esercizio 2019 ha fatto registrare un aumento complessivo dei costi, di quasi 61 milioni di euro in valore assoluto (+2,4 %), a fronte, però, di un aumento percentualmente maggiore dei ricavi, di circa 79 mln e +3,3 in percentuale. In diminuzione, poi, il patrimonio netto di gruppo (347,1 milioni di euro rispetto ai 389,4 mln di euro del 2018), pur a fronte di un risultato d’esercizio in pareggio, quale emerge dal conto economico consolidato. Questo per effetto delle componenti di conto economico complessivo e della distribuzione dei dividendi della controllata Rai Way ai terzi. Va evidenziata, infine, la crescita dell’indebitamento del Gruppo, che si attesta a fine 2019 a 541,3 mln, dato quasi raddoppiato rispetto al 2018 (286,5 mln)
Rai, di tutto di più. Anche 35 milioni di perdite
Ultime notizie su Economia
Camisa, Confapi: Piccole imprese sempre dalla parte dei lavoratori
di Gigi Cabrino – È un appello all’ unità di intenti tra imprese e lavoratori quello che il presidente degli imprenditori di Confapi Cristian Camisa ha lanciato in occasione della festa del
Ocse: Pil dell’Italia allo 0,7% nel 2024, 1,2% nel 2025, ma serve un aggiustamento del debito
di Gigi Cabrino -L’Ocse ha pubblicato il suo report sulle prospettive economiche a Parigi.Non mancano le osservazioni sulla crescita e sull’elevato indebitamento pubblico del nostro paese.Il Pil dell’Italia dovrebbe crescere dello 0,7%
Inflazione, Unimpresa: un flagello. E Bce non ha voglia di ridurre i tassi
«Il rallentamento dell’inflazione ad aprile, scesa secondo quanto riferito oggi dall’Istat allo 0,9% su base annua e al 2,4% per quanto riguarda il carrello della spesa, non deve illuderci. Occorre sempre ricordare
Balle e retorica sul lavoro. L’ipocrisia di Stato, sindacati e imprese
di Stefania Piazzo – Il costo del lavoro viene messo sul banco degli imputati da chi afferma, nelle imprese, che l’alta tassazione non consente di avere più margini di manovra per alzare
Pnnr in ritardo. Tutti gli artigiani: datevi una mossa su energia, infrastrutture e investimenti pubblici
di Gigi Cabrino – Audizione delle confederazioni artigiane sul def; da CNA un richiamo su investimenti, transizione e, soprattutto, ritardi nell’ attuazione del PNRR. In una fase di debolezza della congiuntura economica