Sarebbero due le manomissioni riscontrate al macchinario dell’orditura di Oste di Montemurlo, nel Pratese, dove ha perso la vita Luana D’Orazio, la giovane operaia morta sul lavoro lo scorso 3 maggio. Secondo quanto emerso in seguito al sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal perito nella ditta tessile dove si e’ verificato l’incidente mortale, oltre alla manomissione del quadro elettrico, ve ne sarebbe stata anche una seconda alla parte meccanica. I risultati della perizia saranno depositati in Procura. Se fossero confermate le indiscrezioni, si aggraverebbero ulteriormente le posizioni dei tre indagati per la morte di Luana: la titolare dell’orditura, il marito e il responsabile della manutenzione dell’orditoio. Per i tre e’ al momento ipotizzato, oltre all’omicidio colposo, anche il reato di manomissione dolosa degli strumenti di protezione e sicurezza.
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