FNOPI IMPUGNA DELIBERA VENETA SUI SUPER OSS, NURSING UP ESULTA

12 Aprile 2021
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 Nursing Up, il sindacato degli infermieri, esulta per la presa di posizione della Fnopi, che ha deciso di impugnare la delibera della Regione Veneto per il potenziamento della figura degli Oss. “Occorre che tutti facciano la loro parte per evitare nuovi errori di cui ne’ i malati, ne’ il personale sanitario, hanno certo bisogno. Difendere e valorizzare la professione infermieristica, questo ci vuole”, afferma Nursing Up, che critica la decisione del presidente della Regione Luca Zaia di creare dei “super Oss” per sopperire alla “cronica carenza di infermieri con un semplice corso di 300 ore e che quindi dovrebbero svolgere parte delle medesime funzioni infermieristiche senza essere in alcun modo qualificati per farlo”. Permetterlo assesterebbe “l’ennesimo durissimo colpo alla qualita’ di un sistema sanitario gia’ traballante e che inoltre potrebbe lasciare strascichi pericolosi, aprendo la strada alla possibilita’ che altre Regioni, nelle medesime condizioni di carenza di personale, seguano lo stesso improvvido esempio”, spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri. “Dove la politica fallisce la parola passa alla magistratura. Noi ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e che blocchi sul nascere questo paradossale ed infelice provvedimento regionale, che ne’ l’organizzazione sanitaria, ne’ soprattutto i malati, possono permettersi di tollerare”, continua De Palma.

“Continueremo a combattere ogni giorno come sindacato degli infermieri, per far capire ad una certa politica, quella che incede con i paraocchi e che agisce in modo cosi’ superficiale, che solo ripartendo dalla valorizzazione della professione infermieristica, e non certo creando figure di supporto che svolgono funzioni per le quali non possiedono le giuste competenze, ci avvicineremo all’obiettivo. Gli infermieri devono e possono essere il perno di questo fondamentale cambiamento, con i pazienti, i nostri cittadini, come obiettivo principale di un sistema universale ed affidabile, incentrato su professionalita’ degne di tal nome”, conclude. Ben venga, quindi, il ricorso della Fnopi, ma Nursing Up non esprime piena soddisfazione. Perche’ Fnopi dovrebbe impugnare anche l’articolo 20 del Dl sostegni nella parte in cui “incomprensibilmente si consente ai farmacisti di somministrare vaccini dopo un mero corso online”. Addirittura, attacca il sindacato degli infermieri, “se si legge l’accordo quadro tra Governo, Regioni e Federfarma, con una bacchetta magica i farmacisti possono addirittura raccogliere il consenso informato e, udite udite, in caso di reazioni avverse chiamano il 118 e si attivano immediatamente con il necessario supporto, fino a somministrare adrenalina, nei casi necessari e per via intramuscolare”. Insomma, “per abilitare i farmacisti a svolgere in autonomia i vaccini e’ bastato un protocollo che, in un colpo solo, ha consentito di superare la questione tanto importante e delicata del consenso informato, della idoneita’ al vaccino e dell’osservazione post somministrazione del prodotto, fino a ieri da taluni ritenuta (evidentemente impropriamente) ad appannaggio esclusivo dei medici”. Perche’, allora, questo non e’ stato fatto prima per gli infermieri? Chiede Nursing Up. 

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