Covid, scoprono festa a Napoli con 150 persone ma agenti vengono aggrediti

21 Novembre 2020
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Avevano organizzato una festa abusiva con circa 150 persone, tutte senza mascherine, finita poi con lancio di bottiglie e altri oggetti contro la polizia. Il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ha emesso per la prima volta nella provincia, otto provvedimenti di Divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento nei confronti di sette cittadini nigeriani e un gambiano. I fatti risalgono allo scorso primo novembre quando, nel borgo Sant’Antonio Abate, i migranti si sono resi responsabili della violenta aggressione nei confronti degli agenti dell’Ufficio Prevenzione generale intervenuti presso un locale di via Michele Morelli dove si stava svolgendo una festa nella quale era stata segnalata la partecipazione di circa 150 persone. Gli agenti erano stati aggrediti dalla titolare della sala che aveva iniziato a urlare e a istigare i presenti al punto da rendere necessario l’intervento di altre pattuglie.

La donna, inoltre, non aveva esitato a spingere il figlio minore contro la Volante nella quale si trovava il marito appena arrestato, mentre molti stranieri si scagliavano contro i poliziotti lanciando bottiglie e altri oggetti. Tre uomini, in particolare, avevano raccolto una pedana in legno e l’avevano lanciata contro gli agenti per impedire che un’auto di servizio, con a bordo un fermato, si potesse allontanare. I tre, dopo essere riusciti a fuggire a bordo di un’automobile, erano stati rintracciati e bloccati presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Al termine degli incidenti, un funzionario e sette agenti riportarono lesioni agli arti superiori, tre vetture di servizio furono danneggiate e otto persone denunciate, tre delle quali in stato di arresto e poi sottoposte alla misura della custodia cautelare in carcere. Il locale, inoltre, fu sequestrato e chiuso per 5 giorni per violazione delle norme contro la diffusione del Covid.

I provvedimenti emanati hanno la durata di un anno per i cinque denunciati e di due anni per i tre arrestati e prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento del borgo Sant’ Antonio Abate, dove si sono verificati i disordini, e nel quartiere Vasto, zona in cui più volte si sono registrate criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ai destinatari è stato vietato, inoltre, di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali. L’eventuale violazione dei divieti è sanzionata con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8mila a 20mila euro. 

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