L’assessore alla Regione Veneto Roberto Marcato ha ritirato la sua candidatura al congresso regionale della Liga veneta. L’annuncio e’ stato fatto oggi in una conferenza stampa a Padova. Secondo i media locali, Marcato, in passato critico nei confronti della gestione del partito avviata da Matteo Salvini, ha riferito di aver raccolto le firme – 60 – a sostegno della sua candidatura al segretario regionale. “Hanno fatto di tutto per impedirmi di candidarmi, in questi anni. Ma io non sono per i sotterfugi ei tradimenti”, ha affermato. Marcato ha detto di essersi reso conto che in queste condizioni non puo’ cambiare il partito, come avrebbe voluto. “Si parla solo di potere e poco di partito, da troppo tempo”, ha lamentato. In vista dell’assise di sabato, restano quindi in corsa il salviniano Alberto Stefani, commissario uscente, e Franco Manzato, sostenuto dalla ‘vecchia guardia’, Gian Paolo Gobbo e Toni Da Re. Il termine per la presentazione ufficiale delle candidature e’ fissato per mercoledi’.
“Io non sono intercambiabile, io ho una visione del partito, ho una visione del Veneto, della politica, ho dei valori etici. Che sono miei ma anche condivisi da migliaia di militanti. Io non posso scambiarmi con un altro, perché non è me. Non rappresenta quello in cui credo. Con il cuore in gola, per il bene del partito che amo in modo viscerale, ritiro la mia candidatura. Solo una cosa ci tendo a specificare: se da domenica chiunque vinca, toccherà uno solo delle donne o degli uomini vicino al sottoscritto, io mi impegnerò ogni minuto della mia vita per far perdere al partito l’1% al giorno. Non è una minaccia, è una presa di impegno. Chi è stato vicino a me in questi anni, ha dovuto pagare uno scotto politico enorme, non è stato candidato nei vari gangli istituzionali, non è stato candidato in parlamento, a sindaco. Hanno pagato prezzi pesantissimi e nonostante questo per un idea mi sono stati accanto. Sarebbe drammatico che questa gente dovesse pagare solo per aver avuto troppo amore per il partito”.