Val d’Aosta, Consulta annulla maxi condanna da 16 milioni a consiglieri. Regione ne aveva già incassati 8

11 Aprile 2022
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La Regione Valle d’Aosta aveva gia’ incassato oltre otto milioni di euro dai 18 consiglieri regionali, attuali e passati, che erano stati condannati dalla Corte dei conti a risarcire un danno erariale di 16 milioni per aver deliberato una ricapitalizzazione da 60 milioni di euro del Casino’ di Saint-Vincent, societa’ a totale partecipazione pubblica. Si pone ora la questione della restituzione, dopo l’annullamento da parte della Consulta della sentenza 350/2021 della terza sezione giurisdizionale centrale di appello della Corte dei conti. “Se la Consulta annullasse la sentenza – aveva detto all’ANSA nei giorni scorsi il procuratore regionale della Corte dei conti per la Valle d’Aosta, Giuseppe De Rosa, – ci sarebbe in primis un problema per la Regione riguardo alla restituzione dei soldi che ha gia’ incassato. Ha gia’ ricevuto oltre otto milioni di euro, mi sono sincerato che ci sono coperture di bilancio laddove la sentenza 350/2021 dovesse essere annullata”. 

Con la sentenza 350/2021 della Terza sezione centrale d’appello della Corte dei conti – che la Consulta ha annullato – erano stati condannati a risarcire il danno erariale anche gli ex presidenti della Regione Augusto Rollandin (2,4 milioni di euro), Pierluigi Marquis, Renzo Testolin e Antonio Fosson (586.666 euro ciascuno). Secondo i giudici costituzionali risulta “evidente che l’approvazione della delibera consiliare del 23 ottobre 2014” che contiene “la ricapitalizzazione” da 60 milioni di euro “della societa’ a totale partecipazione pubblica che gestisce il Casino’ di Saint-Vincent, pur dando vita a un atto formalmente amministrativo, costituisce, da parte dei consiglieri regionali, esercizio di una funzione riconducibile a valutazioni di ordine eminentemente politico-strategico, inerenti all’autonomia decisionale dell’organo politico della Regione Valle d’Aosta, in quanto tali esenti da responsabilita’, in base all’art. 24 dello statuto”. All’epoca della votazione della delibera consiliare “si pose la necessita’ di operare una scelta che presupponesse una valutazione di carattere politico fra fallimento e rilancio del Casino'”. E’ emerso in questo senso “il rilievo centrale e, per molti aspetti, strategico assegnato all’attivita’ del Casino’ di Saint-Vincent, fin dalla sua istituzione, strettamente connessa al riconoscimento del regime speciale di autonomia regionale. Verso questa peculiare societa’ a partecipazione pubblica sono state indirizzate risorse, in ragione di una sua acquisita tipicita’ territoriale, cui si collega l’attrattiva turistica e con essa il sostegno all’economia”. 

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