“Io credo che occorra, di fronte a un fenomeno così, pensare in maniera adeguata. Altrimenti è come usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi. Anche per questo, ad esempio, le regole di Dublino sono preistoria. Voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento agli accordi di Dublino è come dire ‘realizziamo le comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli’. Era un altro mondo quello”.
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della conferenza stampa con il presidente della Repubblica federale tedesca Frank Walter Steinmeier a Piazza Armerina (Enna). “Pensare e fare riferimento, come alcuni Paesi dell’Unione fanno ancora, basandosi sulle regole di Dublino significa fare un salto nel Pleistocene, in un’altra era storica, zoologica o minerariologica. E’ proprio fuori dalla realtà”, ha aggiunto.
“Quello che è emerso nei colloqui tra il Presidente Steinmeier e me è la perfetta omogeneità di valutazione del fenomeno migratorio che non colpisce soltanto l’Italia, colpisce anche la Germania con altre rotte che non attraversano il Mediterraneo ma l’Europa continentale. Abbiamo entrambi la percezione che è un fenomeno epocale, che va governato con visione del futuro, non con provvedimenti improvvisati o ‘tampone’ che risolvono qualche occasione temporanea, ma che esaminino e affrontino il problema con una visione del futuro coraggiosa e nuova rispetto ad un fenomeno così grande. Ma su questa l’operatività è rimessa ai Governi, non è rimessa nè al Presidente Steinmeier né a me”.
Credit foto Quirinale.it I- l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Frank-Walter Steinmeier, Presidente della Repubblica Federale di Germania, e la Signora Elke Büdenbender