41 deputati leghisti disertano il voto. Mattarella firma il decreto. Senza Green pass il lavoratore considerato assente ingiustificato

21 Settembre 2021
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Il lavoratore pubblico o privato che sia privo di Green pass e’ considerato “assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”. Lo prevede il testo finale del nuovo decreto Green pass, bollinato e firmato dal capo dello stato. Rispetto alle bozze, viene eliminata ogni differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e non scatta piu’ la sospensione, ma per tutti dal primo giorno di assenza “non sono dovuti la retribuzione ne’ altro compenso o emolumento”.

La Lega appoggia il governo ma si spacca a Montecitorio. Solo 80 voti favorevoli alla fiducia sul green pass bis, ben 52 assenti di cui 41 ingiustificati. L’ennesimo passaggio parlamentare conferma il malessere che il via libera al certificato verde sta provocando all’interno del partito di Matteo Salvini. Nel frattempo, Francesca Donato, la ‘pasionaria no vax’, lascia il partito. Resa celebre dalle tante comparsate in tv e da qualche uscita molto controversa, l’europarlamentare veneta spiega cosi’ la sua scelta di abbandonare il partito di Matteo Salvini, ma non il gruppo Identita’ e Democrazia: “Non posso piu’ stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi. La linea contro il green pass, pur condivisa da larga parte della base, e’ diventata minoritaria: prevale la posizione dei ministri, con Giorgetti, e dei governatori. Io non mi trovo piu’ a mio agio e tolgo tutti dall’imbarazzo”. Laconica la reazione del segretario federale: “Chi va lo ringrazio, lo saluto e tanti auguri”. Quindi torna a escludere di essere preoccupato per l’unita’ interna del partito, twittando una serie di foto con i governatori e con il ministro dello Sviluppo. “Dedicato a chi ci vuole male. Uniti si vince!”, commenta. Quanto alla tesi che stia vincendo la linea di Giorgetti, Salvini taglia corto: “Non commento le fantasie, commento la realta’ e la realta’ sono le bollette, le tasse, ala lotta contro l’Imu”. Ovviamente solo il tempo dira’ se l’uscita di ‘Lady no-vax’ rimarra’ un caso isolato o il primo di una serie di defezioni. Almeno per oggi nessuno nella Lega si sta stracciando le vesti per la sua decisione. Bocche cucite da parte dell’ala piu’ ‘dura’ del partito. “Ma non c’e’ niente da dire….Si tratta di una che e’ entrata nella Lega due anni fa, meglio cosi’…”, commenta a Montecitorio un leghista di grande esperienza. E in effetti, ripercorrendo la storia politica di Donato, si trova solo una candidatura, sempre alle europee, nel 2014, nel suo Nord Est, finita male con sole 6000 preferenze. Quindi nel 2018 si riavvicina alla politica, guida il circolo della Lega a Palermo – dove abita dal ’99 dopo il matrimonio con un imprenditore della citta’ – animando l’associazione “Progetto Eurexit”. Nel maggio 2019 si ricandida con la Lega, sempre alle europee, ma nella circoscrizione insulare. Stavolta viene eletta al Parlamento europeo con 28.460 preferenze. Di recente, pero’, alcune sue uscite infelici hanno fatto storcere il naso a molti nel partito: quando in tv paragono’ la frase di un medico “il vaccino rende liberi” al motto Arbeit macht frei, visibile all’ingresso di molti Lager nazisti, tra cui il campo di concentramento di Auschwitz, provoco’ un mare di proteste, tra cui quella dell’ ‘Auschwitz Memorial. E ancora, qualche giorno fa su twitter ironizzo’ sulla morte per Covid di un medico di 64 anni nonostante la doppia dose del vaccino. Poi, leggendo le parole della famiglia del medico, che aveva lanciato un appello alla vaccinazione, scrisse che erano dichiarazioni “credibili quanto una barzelletta”. Di fronte alle polemiche e alla risposta della figlia del medico, fu costretta a cancellare il post e scusarsi. Sul fronte opposto, torna a parlare il governatore friulano, Massimiliano Fredriga apertamente a favore del green pass. “E’ lo strumento – spiega al Corriere – che ci consente di tenere aperto quello che un anno fa veniva chiuso”. Infine, su Radio Capital, osserva che “nel primo partito d’Italia e’ normale che ci siano correnti diverse, ma dentro la Lega non c’e’ spazio per i no vax”. Infine, malgrado le tensioni interne, buone notizie per Salvini in Lombardia, dove circolano rumors circa una diaspora di consiglieri azzurri pronti a passare alla Lega. Per ora solo voci che pero’ potrebbero essere confermate gia’ domani, nel corso di una conferenza stampa convocata dal segretario leghista proprio a Milano. 

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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