di Roberto Gremmo – Siamo alle solite: il partito dei fratelli “romanocentrici” non ama il Piemonte e non difende la sua lingua.
Tutte cose note e stranote, perché il nazionalismo non ha mai amato le diverse realtà linguistiche e culturali dello Stato che, costituzionalmente, promuove le autonomie e tutela le minoranze.
Ecco allora che c’è’ chi si mette di traverso quando, timidamente e in punta di piedi, qualche coraggioso vuole valorizzare folklore locale, parlate popolari e pagine di storia dimenticate.
Accade ora con la “Festa del Piemont” che viene organizzata a Biella il prossimo 19 luglio (anniversario della vittoriosa battaglia dell’Assietta) grazie all’entusiasmo e al coraggio di Alessio Ercoli, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale.
Sembrava logico attendersi l’adesione entusiastica di tutti gli amministratori ed invece nella riunione deliberativa della Giunta biellese, il rappresentante del partito melonista Davide Zappala’ ha votato contro ed il suo collega di partito Olivero e’ risultato assente.
Prendo la notizia sia dal giornale canavesano diJaretti che dall’ottima cronaca di Mauro Zola sulla “Stampa”.
Che dire ?
Che c’è’ di male se su 365 giorni all’anno, spesso dedicati a celebrare questo è quello, se ne dedica uno a valorizzare il “dialetto”, a essere orgogliosi della propria identità e a ricordare che la “patria cita Piemonteisa” vive nei nostri cuori ?
L’ostilita’ antipiemontese ci ferisce, ma “moloma nen”. Da testardi “bogianen”.