Come dichiarare la Terza guerra mondiale ufficiosamente

28 Febbraio 2022
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di Luigi Basso – In queste ore molti Stati Europei – tra i quali l’Italia – hanno deciso di inviare armi da guerra all’Ucraina per combattere contro la Russia.
Poiché l’invio di armi da guerra a sostegno di uno Stato che è in guerra contro un altro Stato è un atto di guerra, va detto che tale fatto cambia tutto: la guerra tra russi e ucraini diventa ora guerra mondiale, la terza.
In questo scenario terrificante va detto che la posizione del Governo Italiano, dal punto di vista del diritto internazionale ed interno non è minimamente giustificabile.
Dal punto di vista del diritto internazionale, infatti, l’ONU non ha varato alcuna Risoluzione né alcun atto giuridicamente valido che possa dare “copertura” all’invio di armi da guerra a favore di uno dei due rivali.
Qualcuno al Governo, allora, ha cercato di ancorare l’intervento europeo al Trattato Nato, mettendo una pezza peggiore del buco: il trattato non è invocabile poiché né la Russia né l’Ucraina fanno parte della Nato e la Russia non ha minacciato alcun Paese della Nato.
Dal punto di vista del diritto interno il Governo italiano sta per compiere un atto di guerra (inviare armi ad uno dei contendenti non potrebbe essere camuffato come missione umanitaria) senza che il Parlamento abbia deliberato alcunché (art. 78).
Peraltro la Costituzione Italiana (art. 11) ripudia la guerra come mezzo per risolvere le contese internazionali.
A conferire al panorama un aspetto sinistro e lugubre è la notizia che i tedeschi hanno deciso di infischiarsene dei limiti al loro potenziale bellico imposti dagli Alleati dopo le imprese “gloriose” e degne di vanto del nazismo: il Cancelliere Scholz ha dichiarato ieri che la Germania metterà il 2% del proprio PIL per riarmare il proprio esercito.
I soldati, del resto, non mancano agli Europei: nel Vecchio Continente sono stati ammassati centinaia di migliaia di giovani extracomunitari pronti alla bisogna.
La velocità con la quale è arrivata la terza guerra mondiale dimostra che ci si stava lavorando da tempo da entrambe le parti: in gioco ci sono le infinite risorse naturali della Russia, ovvero – per “la scimmia del Quarto Reich” – mettere “pancia verso Est”, come aveva previsto De Andrè ne “La domenica delle Salme”.

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