È stato presentato il protocollo d’intesa tra il ministero dell’Istruzione e del merito e l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) per promuovere nelle scuole “l’educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi attraverso percorsi didattici e iniziative sul tema specifico della protezione degli animali”. “Sono tanti gli episodi che ci fanno riflettere ultimamente di violenza gratuita effettuati da giovani” nei confronti degli animali, “sono episodi molte volte indotti dai social e che non riguardano solo le violenze contro gli animali ma anche le violenze di genere contro i quali il ministero si sta battendo. È tutto un discorso omogeneo, di insegnamento del rispetto”. Così il sottosegretario di Stato al ministero dell’Istruzione, Paola Frassinetti, nel corso del convegno “A Scuola per imparare il rispetto per gli animali” organizzato al Mim nel quale è stato presentato l’accordo con Oipa. “Il protocollo ha punti molto precisi e importanti che dettano gli obiettivi: promuovere l’educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi, promuovere la presa di coscienza personale e collettiva delle problematiche collegate al rapporto tra esseri umani e animali e creare consapevolezza sui diritti, i doveri e le responsabilità”, aggiunge Frassinetti. Sull’importanza poi della legge che vede un aumento della pena per i maltrattamenti nei confronti degli animali che è alla camera in commissione Giustizia “solo così si può determinare una giustizia e non fare sì che queste persone possano nuocere ancora. Perché chi compie questi gesti poi è pericoloso a prescindere per la società. Auguriamoci che questo iter legislativo possa andare avanti. È già a buon punto”, sottolinea Frassinetti. Parlando ancora della proposta di legge, “che va a inasprire le pene”, la presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la difesa dell’ambiente Michela Vittoria Brambilla sottolinea che “l’impunità diffusa è una delle ragioni per cui questi episodi dilagano. E quindi inasprire pene può essere un deterrente importante”. E sulla proposta di legge presentata per rendere più dettagliato l’elenco delle materie da inserire nelle scuole, dopo la riforma dell’articolo 9 della Costituzione, Brambilla evidenzia che “dobbiamo partire dai giovani”. “Per i minorenni non è il carcere la soluzione. Bisogna fare educazione – aggiunge – Educare i nostri giovani al rispetto degli animali, dell’ambiente, delle biodiversità e degli ecosistemi è fondamentale, perché saranno gli adulti di domani. E quindi educarli al rispetto della vita e del nostro pianeta che è l’unica casa che abbiamo”. “La nostra generazione ha fatto molti danni, ora dobbiamo puntare sui giovani perché questo meccanismo si arresti e si fermi e si possa garantire futuro a chi verrà dopo di noi”, conclude.