di Gigi Cabrino – La politica dei tassi fermi su alti livelli decisa dalla BCE nonostante un raffreddamento delle dinamiche inflazionistiche sta presentando un prezzo più alto per le imprese italiane rispetto a quelle europee. Questa la sintesi di uno studio di Confartigianato.
Il perdurare della stretta monetaria pesa sulle condizioni finanziarie delle imprese italiane, maggiormente colpite dal caro tassi. A febbraio 2024 il costo del credito bancario per le imprese è pari al 5,44%, 32 punti base in più rispetto al 5,12% dell’Eurozona e superiore al 5,26% della Germania, al 4,88% della Francia e al 4,87% della Spagna. Il caro tassi nel corso della stretta monetaria è stato più intenso in Italia, con tassi che a febbraio 2024 sono superiori di 381 punti base rispetto a quelli di giugno 2022, mese precedente al primo rialzo, superiore di 52 punti base rispetto all’aumento dell’Eurozona. Nel periodo in esame l’aumento è stato di 329 punti base in Francia, di 333 punti base in Spagna e di 297 punti base in Germania.
Nel 2023 il tasso di investimento delle imprese scende al 18,7% del valore aggiunto, in calo di 1,2 punti dal 19,9% del 2022. In valore, gli investimenti sono calati di 1,3 miliardi di euro, una flessione che preoccupa in relazione alla transizioni green e digitale delle imprese. A febbraio 2024 i prestiti delle imprese scendono del 4,1% su base annua, facendo peggio della Spagna (-3,0%), mentre la dinamica del credito alle imprese rimane in territorio positivo in Eurozona (+0,4%), Germania (+1,0%) e Francia (+2,2%).
TASSI FERMI BCE: PER LE NOSTRE IMPRESE IL PREZZO PIÙ ALTO
Ultime notizie su Economia
Ma sono seri? Torna il redditometro. La Repubblica del reddito presunto
Il fisco torna a mettere sotto la lente le capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi: dalle spese per l’auto a quelle per la casa, dal costo delle utenze
UNIMPRESA, MANCANO 20 MILIARDI PER FARE QUADRARE I CONTI
di Gigi Cabrino – Un paper dell’ufficio studi di Unimpresa mostra ciò che sfugge all’ attenzione generale concentrata sulle elezioni europee, cioè la necessità di reperire 20 miliardi per mantenere le misure
Meriti dell’Italia? No, algoritmi. I fondi del Pnrr, Gentiloni: Decisi da calcoli matematici
“Emettere debito comune per 800 miliardi senza dedicare un euro a progetti comuni è stata un’occasione persa. Tutti questi soldi sono stati dati in base a un algoritmo ai vari Paesi, mentre
SUPERBONUS: PER CONFAPI TESTO MIGLIORATO MA PREOCCUPANO I CONTINUI MUTAMENTI NORMATIVI
di Gigi Cabrino – I costruttori di Aniem, associata a Confapi, apprezzano i cambiamenti alle norme sul Superbonus ma non mancano di evidenziare il permanere di alcune criticità.“Gli ultimi interventi sul Superbonus
Dati Istat. Tra i nuovi poveri ci sono i lavoratori dipendenti. Potere d’acquisto inesistente. La politica si scandalizza solo ora dei salari da fame?
Un ”quadro allarmante” dai dati ISTAT. Lo rileva all’Adnkronos mons. Luigi Renna, presidente della Commissione della Cei che si occupa dei problemi legati al mondo del lavoro, a proposito dei dati ISTAT con particolare riferimento