“A nome della filiera che rappresento, chiedo al governo di ‘non buttare il bambino con l’acqua sporca’. Vanno pertanto sbloccate quanto prima le cessioni del credito, rivedendo un sistema che così com’è non funziona e consentire finalmente alle imprese oneste di lavorare. Sono molte le aziende in difficoltà, visto che le banche hanno messo in stand by gli acquisti e questo sta provocando una crisi di liquidità per chi ha già portato a termine i lavori”. A lanciare l’appello in una nota il presidente di Federlegno, Claudio Feltrin che aggiunge: “Ci fanno ben sperare alcune notizie stampa secondo cui il governo sembrerebbe disponibile ad allargare le maglie del meccanismo delle cessioni ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, seppur con l’esclusione delle persone fisiche. Naturalmente ci riserviamo di vedere i testi definitivi per fare le dovute valutazioni, intanto come FederlegnoArredo prosegue l’interlocuzione con i ministri interessati e le forze parlamentari affinché si arrivi quanto prima a una soluzione”. Poco prima Feltrin aveva premesso che non era intenzione “e tanto meno nostro compito, entrare nel dibattito politico che si sta sollevando ormai da tempo, intorno al Superbonus e ai bonus edilizi in genere. Riteniamo altrettanto inutile, ma ci troviamo costretti a farlo, ripetere quanto questi bonus siano stati un volano per l’intero comparto edilizio e quindi per l’economia del Paese nel suo complesso. E quanto imprese e famiglie siano da mesi vittime di un tira e molla su durata, lavori ammessi o non ammessi, cedibilità dei crediti di misure che, è inutile negarlo, hanno mostrato alcune falle”. Sul tema il presidente di Federlegno aveva detto di ritenere “giusto e doveroso, come sta facendo il governo Draghi, porre fine al dilagare di frodi che vedono famiglie e imprese oneste pagare per gli errori di pochi”.
Federlegno, sbloccare la cessione dei crediti altrimenti crisi liquidità. Famiglie e imprese non paghino per errori di pochi
Ultime notizie su Economia
Al Nord le imprese si “rubano” i dipendenti più bravi
Al Nord le imprese si ‘rubano’ i dipendenti più bravi: con un aumento del 29% delle dimissioni volontarie, ormai è fuga dal posto fisso. Per frenare questo fenomeno le Pmi stanno aumentando
Balneari, “scenario da incubo” nell’Italia in ordine sparso
Sulla scorta della pronuncia del Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre del 2023 “una gara per ogni spiaggia, con regole diverse per ogni Comune, è lo scenario
Camisa, Confapi: Piccole imprese sempre dalla parte dei lavoratori
di Gigi Cabrino – È un appello all’ unità di intenti tra imprese e lavoratori quello che il presidente degli imprenditori di Confapi Cristian Camisa ha lanciato in occasione della festa del
Ocse: Pil dell’Italia allo 0,7% nel 2024, 1,2% nel 2025, ma serve un aggiustamento del debito
di Gigi Cabrino -L’Ocse ha pubblicato il suo report sulle prospettive economiche a Parigi.Non mancano le osservazioni sulla crescita e sull’elevato indebitamento pubblico del nostro paese.Il Pil dell’Italia dovrebbe crescere dello 0,7%
Inflazione, Unimpresa: un flagello. E Bce non ha voglia di ridurre i tassi
«Il rallentamento dell’inflazione ad aprile, scesa secondo quanto riferito oggi dall’Istat allo 0,9% su base annua e al 2,4% per quanto riguarda il carrello della spesa, non deve illuderci. Occorre sempre ricordare