Il ribaltamento della sentenza Roe v. Wade sull’aborto da parte della Corte Suprema Usa potrebbe cambiare anche il modo in cui milioni di americani usano i loro telefoni cellulari. I difensori dei diritti digitali avvertono infatti che le forze dell’ordine potrebbero presto esaminare i dati personali negli stati in cui l’interruzione di gravidanza viene bandita per scovare eventuali illegalita’. Come riporta Bloomberg News servizi di localizzazione, cronologie di ricerca sul web, messaggi di testo e altri dati potrebbero essere utilizzati contro le donne negli Stati Uniti che ora cercano di ripulire l’archivio dai dati sulla salute. Ancora non e’ chiaro fino a che punto le forze dell’ordine statali possano adottare tali strategie, ma secondo Cynthia Conti-Cook, avvocato e ricercatrice presso la Ford Foundation che ha studiato l’impatto della sorveglianza digitale sul diritto all’aborto, “la sanita’ dovrebbe essere un diritto e una garanzia”.
“Tuttavia, nella misura in cui abbiamo visto persone incinte perseguite e criminalizzate tramite le loro email, sms e ricerche su Internet – ha aggiunto – ci sono alcuni passi che le persone possono adottare per proteggersi”. La Electronic Frontier Foundation raccomanda alle persone di utilizzare un numero di telefono non legato alla propria identita’, controllare le impostazioni sulla privacy di app come quelle per il monitoraggio del ciclo mestruale e disattivare gli identificatori pubblicitari sul dispositivo personale.