Nel 150° anniversario della morte, le celebrazioni in onore dello scrittore proseguono ininterrotte senza alcuno spunto critico, senza la minima necessità di riconsiderare la figura e l’operato di questo letterato milanese, milanesissimo, che pur tuttavia ha votato la sua intera vita alla più ferrea toscanizzazione del suo linguaggio, proponendolo poi a modello per tutti i cittadini del regno.
Per riflettere su questo progetto di “italianizzazione forzata”, le associazioni culturali La Fara e Gilberto Oneto, impegnate nel valorizzare cultura e tradizioni del territorio e promuovere l’Autodeterminazione dei popoli, insieme al movimento federalista Nuova Costituente, organizzano l’incontro dal titolo “L’è culpa del Manzoni” in programma sabato 7 ottobre 2023.
L’evento, patrocinato dal Comune di Biassono, si sviluppa in due momenti aperti al pubblico e ad ingresso libero: un convegno dalle 16.30 alle 19.00 nella sala civica Cattaneo in via Verri 14, e un concerto nel cortile della vicina Cà Bossi, in via Umberto I, a partire dalle 21.00.
Il convegno analizzerà l’opera di Manzoni, considerato il padre della moderna lingua italiana che in realtà ha trascorso una ventina d’anni per scrivere e riscrivere un unico romanzo, ruotando intorno alla domanda “Era possibile fornire al nuovo regno un modello linguistico differente, più rispettoso della diversità linguistica che componeva il nuovo stato, un modello magari più milanese, più lombardo?”.
La riflessione si allargherà poi al contesto degli intellettuali del Risorgimento, “complici del Manzoni”.
Dalla colonizzazione letteraria a quella economica e sociale: i riflettori saranno quindi puntati su altri modelli che vengono oggi imposti dall’alto e soffocano le aspirazioni di autogoverno delle realtà territoriali fino a chiedersi “Ma i lombardi seguiteranno a sgobbare e sopportare qualunque abuso?”.
Dopo il convegno, a partire dalle 21.00, andrà in scena il concerto dei Lombard Street dal titolo “Promessi e Promesse”, opera rock ispirata dai “Promessi Sposi” del Manzoni: sarà l’occasione per “risciacquar i panni in Adda” a suon di in lingua lombarda.