Recovery? La metà dei fondi va al Sud per strade e porti. Carfagna esulta

18 Marzo 2021
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“Il Sud ha davvero un’occasione storica e irripetibile. Siamo alla vigilia di una stagione senza precedenti, in cui verranno stanziate risorse mai viste prima tra Fondi strutturali europei e quota di cofinanziamento, Fondo nazionale di sviluppo e coesione, per un ammontare di circa 150 miliardi, al netto del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Cosi’ il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, in una intervista a la Repubblica. “Sul Mezzogiorno occorre un’operazione verita’ ed e’ quella che col governo Draghi stiamo portando avanti. Finora, nel Pnrr la quota di competenza del ministro del Sud, ‘Inclusione e coesione territoriale’, ammontava a 4,8 miliardi mentre non esisteva un capitolo destinato. D’intesa col ministro dell’Economia Daniele Franco stiamo mettendo in evidenza tutti gli interventi e i relativi finanziamenti che sono destinati al Sud”, aggiunge.

 “Solo per quel che riguarda opere ferroviarie, manutenzione stradale e porti, il Mezzogiorno intercettera’ investimenti pari al 50% del totale”, spiega il ministro. “Bisogna passare da un Sud assistito, che rivendica risarcimenti per i torti subiti nel passato, a motore dello sviluppo. Ma lo strumento di sostegno al reddito e’ necessario. Tutti i Paesi europei ne hanno uno e con la pandemia non e’ pensabile condannare alla disperazione centinaia di migliaia di famiglie. Detto questo, – conclude Carfagna – bisogna anche restituire ai cittadini di quella meta’ del Paese pieni diritti costituzionali: alla sanita’, all’istruzione, al lavoro e anche alla mobilita’. La disparita’ nei livelli essenziali delle prestazioni, questa sorta di colpa per errata residenza, e’ una ferita intollerabile per la democrazia”. 

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