“Carissimo Vito, ti scriviamo la presente per esporti alcune urgenti considerazioni, alla luce delle ultime indiscrezioni apparse sulla stampa su un voto che riguarderebbe la natura della futura leadership. Il nostro intento e’ quello di supportarti in questa delicata fase ed offrirti alcune nostre proposte operative. Riteniamo sia necessario evitare ulteriori improvvise votazioni sulla “Piattaforma Rousseau” che non siano precedute da un adeguato dibattito interno”.
Inizia cosi’ una lettera firmata da diversi parlamentari M5s che fanno riferimento all’associazione ‘Parole guerriere’. “Dobbiamo definitivamente abbandonare la stagione dei “caminetti” che, senza trasparenza ed in luoghi non consoni, determinano la vita o la morte del Movimento. I tempi sono maturi per un confronto interno palese e senza infingimenti. Le varie “anime” del Movimento – si aggiunge nella missiva – devono poter esporsi e sintetizzare la propria proposta politica sul futuro del M5S. Solo quando saranno manifeste le posizioni di tutti, potremo interagire per delineare un perimetro comune nel quale organizzare democraticamente gli “Stati Generali”, che rappresentano l’unico modo per tracciare una rinnovata identita’ politica del M5S”.