“Abbiamo espresso la nostra solidarietà al popolo di Israele e stiamo lavorando per creare un corridoio umanitario per gli ostaggi israeliani a Gaza, per liberare donne, bambini e anziani. Sosteniamo tutte le iniziative in tal senso”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Trl.
Dopo l’attacco di Hamas contro Israele “i timori di un escalation” del conflitto in altre zone del Medio Oriente “ci sono” ma “stiamo lavorando per impedire che ciò avvenga”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a ’24 Mattino’ su Radio 24. “Stiamo sostenendo le iniziative di Egitto, Giordania e Arabia Saudita per evitare un allargamento al di la dei confini di Israele e Palestina. Stiamo guardando con preoccupazione a ciò che succede in Libano ma non ci sono segnali di attacco da lì”, spiega Tajani. L’Italia, aggiunge, “sta lavorando con Francia, Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, fermo restando il diritto di Israele a difendersi visto che ha subito un attacco disumano contro la popolazione e non solo contro i militari”.
Una studentessa cinese-israeliana di 25 anni e’ tra le persone rapite dal gruppo islamico Hamas durante l’attacco a un festival musicale che si stava svolgendo vicino al confine con Gaza. “Noa e’ una donna cinese-israeliana che stava partecipando a un pacifico festival musicale in Israele quando i terroristi di Hamas l’hanno rapita e trascinata da Israele a Gaza. E’ una figlia, una sorella e un’amica”, ha scritto l’ambasciata cinese in Israele sul suo account Weibo, simile a X, che in Cina e’ censurato. La missione diplomatica ha incluso anche un video diffuso dalla famiglia e da diversi media che mostra il momento in cui la giovane donna viene costretta a salire su una moto mentre implora “non uccidetemi”. Inoltre, la Camera di commercio cinese in Israele ha confermato che Noa e’ nata a Pechino e ha chiesto aiuto per ritrovarla. Il caso e’ il secondo che coinvolge una persona di nazionalita’ o discendenza cinese, dopo che domenica l’ambasciata ha confermato che un lavoratore cinese e’ stato ferito il giorno precedente da un proiettile vagante vicino ad Ashkelon ed e’ ricoverato in ospedale.
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