di Marcus Dardi – La festa più importante per i cristiani di tutto il mondo, è sicuramente il Natale. Per la sua gioia e l’allegria che contagia è, a detta di molti più sentita e vissuta della Pasqua.
Proprio in questo periodo natalizio il “Sommo Pontefice Vescovo di Roma” lancia un allarme tristissimo. La persecuzione contro i cristiani, nel mondo, è in drammatico aumento, le vittime superano i 260 milioni, più che nell’antica Roma di Nerone, Diocleziano e Decio messe insieme.
L’appello è stato lanciato da Papa Francesco nel giorno dedicato alla memoria di Santo Stefano, primo martire cristiano lapidato sulla porta di Gerusalemme.
Il discorso del Papa è stato impostato tutto sull’esaltazione del simbolo del martirio, parlando di Santo Stefano Papa Francesco dice: “È il primo martire, cioè testimone, il primo di una schiera di fratelli e sorelle che continuano a portare luce nelle tenebre: persone che rispondono al male con il bene, che non cedono alla violenza e alla menzogna, ma rompono la spirale dell’odio con la mitezza dell’amore”
Chi non è religioso di professione però non capisce e si chiede il motivo di tutto questo odio? E’ per colpa della politica, dell’economia, di una distorta cultura o per creare caos?
Dal 1955 l’L’associazione no-profit Open Doors si occupa di questo problema e nel suo rapporto annuale “World Watch List” parla anche di questo tristissimo problema.
In base ai dati raccolti su 150 Paesi indagati, in ben 73 nazioni i cristiani subiscono regolarmente delle persecuzioni nelle varie sfere della loro esistenza quotidiana: sul lavoro, nel privato, nella vita di comunità e anche a scuola.
La world watch list del 2018 ha redatto la lista dei Paesi più agguerriti contro i cristiani e nei primi 15, in ordine, troviamo: La Corea del Nord, l’Afganistan, la Somalia, la Libia, il Pakistan, l’Eritrea, il Sudan, lo yemen, l’Iran, l’India, la Siria, la Nigeria, L’Arabia Saudita, l’Iraq e l’Egitto.
Per quanto riguarda gli assassinii a danno dei cristiani invece, il triste record negativo appartiene alla Nigeria.
Open Doors ha una sede anche in Italia e si chiama Porte Aperte Italia.
Se il cristianesimo ci insegna a porgere l’altra guancia, il comune buon senso ci spinge, nel XXI secolo, a invocare una forte presa di posizione in difesa di questa “nuova strage degli innocenti”.
Ricordo che la preghiera più importante per i cristiani, il Padre Nostro, finisce con queste parole “Libera nos a malo”, in italiano, liberaci dal male.
Ricordiamo inoltre che Gesù, nella sua lingua madre, l’aramaico, amava dire “Marana Tha” che in italiano significa “Vieni Signore”
Photo by Latrach Med Jamil