“Il governo Meloni ha un problema serio sulla fiscalità agricola. Non la sa calcolare, non sa chi ne ha bisogno e non mantiene le promesse: ha fatto la patrimoniale di 250 milioni di euro e per anni i suoi esponenti hanno raccontato che non dovevano essere messe tasse”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso del question time con il ministro Luca Ciriani.
“Avevamo chiesto al governo di chiarire le intenzioni rispetto alla nostra richiesta di ripristinare le esenzioni Irpef introdotta dal governo Renzi nel 2016. La risposta del ministro Ciriani denota il fatto che il governo non conosce minimamente come funziona l’agricoltura. E’ evidente che non si ha idea di quali siano le filiere in crisi. Chi per esempio possiede serre o conferisce uva non è detto che sia un milionario. Il governo è molto bravo a dare colpe all’Europa ma c’è un elenco di compiti a casa che deve fare. Il governo Renzi nel 2017 ha messo 108,6 milioni di euro sugli sgravi contributivi ai giovani agricoltori. Il governo Meloni, invece, nell’ultima legge di Bilancio ha messo zero. E questo, per il paese che ha meno giovani agricoltori d’Europa, significa non costruire il futuro. Poche settimane fa si è introdotta di fatto una nuova tassa sui trattori che rimangono fermi. Le compensazioni Iva sulla carne sono state abbassate dal 9,5 al 7%. L’iva sui cavalli in Italia è al 22%, in Francia al 5,5%. Il governo sovranista, insomma, agevola gli agricoltori solo a parole e con gli slogan”, ha concluso Gadda.