Il rispetto del pagamento di luce e gas nel 2022 da parte delle famiglie, reso noto dall’Arera, è “un dato che ha del miracoloso, viste le bollette alle stelle” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ma non è tutto oro quello che luccica – osserva – La verità è che pagare entro un mese dalla scadenza significa comunque saldare la fattura in ritardo e, quindi, vedersi addebitati gli interessi di mora. Se, quindi, le famiglie lo hanno fatto è perché, per poter pagare luce e gas, dovevano aspettare l’arrivo dello stipendio”. Una situazione che Dona definisce “comunque preoccupante, per non dire drammatica, che fa restare svegli di notte. Non per niente il dato dei condomini, dove è più difficile subire il distacco della fornitura, è notevolmente peggiore. Tutti dati che dimostrano l’urgenza di ripristinare immediatamente tutti gli sconti sugli oneri di sistema che sono già stati tolti, per la luce, o stanno per essere tolti, per il gas” conclude Dona.
Pagare le bollette è miracoloso. Unc: Ripristinare taglio oneri di sistema
Ultime notizie su Economia
Balneari, “scenario da incubo” nell’Italia in ordine sparso
Sulla scorta della pronuncia del Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre del 2023 “una gara per ogni spiaggia, con regole diverse per ogni Comune, è lo scenario
Camisa, Confapi: Piccole imprese sempre dalla parte dei lavoratori
di Gigi Cabrino – È un appello all’ unità di intenti tra imprese e lavoratori quello che il presidente degli imprenditori di Confapi Cristian Camisa ha lanciato in occasione della festa del
Ocse: Pil dell’Italia allo 0,7% nel 2024, 1,2% nel 2025, ma serve un aggiustamento del debito
di Gigi Cabrino -L’Ocse ha pubblicato il suo report sulle prospettive economiche a Parigi.Non mancano le osservazioni sulla crescita e sull’elevato indebitamento pubblico del nostro paese.Il Pil dell’Italia dovrebbe crescere dello 0,7%
Inflazione, Unimpresa: un flagello. E Bce non ha voglia di ridurre i tassi
«Il rallentamento dell’inflazione ad aprile, scesa secondo quanto riferito oggi dall’Istat allo 0,9% su base annua e al 2,4% per quanto riguarda il carrello della spesa, non deve illuderci. Occorre sempre ricordare
Balle e retorica sul lavoro. L’ipocrisia di Stato, sindacati e imprese
di Stefania Piazzo – Il costo del lavoro viene messo sul banco degli imputati da chi afferma, nelle imprese, che l’alta tassazione non consente di avere più margini di manovra per alzare