Le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina hanno accumulato ritardi anche gravi ma ora si corre. A indicarlo è il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervistato dal Sole 24 Ore. Salvini sottolinea di aver trovato, appena entrato al ministero, «117 opere commissariate, ferme anche per 15 anni. Stiamo cercando di correre come matti. Ho convocato – spiega – una cabina di regia al Pirellone con il Coni e i ministeri coinvolti. Ci sono da mettere a terra le date anche sul Pnrr, e anche su questo sappiamo già realisticamente che alcune opere non arriveranno in tempo. Cercheremo di correre». Per i Giochi invernali «alcune infrastrutture erano state contrattualizzate già in ritardo, con consegna prevista per il 2027, paradossale per un’Olimpiade che si svolgerà nel 2026. Qualcosa è chiaro che non ha funzionato. Ma ora la corsa contro il tempo va fatta soprattutto per le strade». Sui ritardi, promette Salvini, si potrà intervenire meglio con il nuovo codice degl appalti, che verrà approvato a fine marzo. «C’è chi pensa che la corruzione si contrasti con una lunga procedura di controlli, io penso il contrario: meno uffici in cui le pratiche girano, meno probabilità di incontrare corrotti e corruttori», dice il ministro. Su che fine farà il pattinaggio veloce, se verrà cioè trasferito dalla sede ipotizzata a Baselga di Piné (Trento) all’Oval Torino, Salvini osserva che “c’è già un’infrastruttura pronta a Torino, non vedo perché non usare quella, invece di sprecare 100 milioni a Baselga. Dovremmo anche pensare al dopo evento, come è stato per l’Expo, dove oggi- sottolinea – vedo un quartiere che attira cervelli, per la prima volta in Italia, e non un’area desolata o un parcheggio».
Milano-Cortina, Salvini: Opere in ritardo pronte anche nel 2027. 117 commissariate
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