di Stefania Piazzo – Quel tipo di donna, intelligente, che usa il sarcasmo, la sottigliezza che distingue il banale dall’intuizione sulle cose evidenti ma non per tutti…. Franca Valeri era quel tipo di donna. Aveva appena compiuto 100 anni. Già la dobbiamo salutare…
Non ideologica, che non faceva ridere perché si schierava, ma perché prendeva in giro le abitudini stereotipate del mondo, le nostre pochezze e le gabbie culturali in cui depositiamo i modelli di uomo, di donna, di professioni, di alienazioni.
Resta un modello immortale di femminile, quasi una donna-terra, genitrice, progenitrice, la donna-natura. Una donna-Epicuro, la donna-Venere del De rerum natura di Lucrezio, il genere femminile che trasuda conoscenza della natura, l’atomo dell’uomo, la sua fisiologia, una scienziata del comportamento umano. Una artista che ci spiegava l’origine del mondo, spaccando la vita in atomi che non muoiono mai. Franca Valeri resta immortale, con i suoi 100 anni appena compiuti, perché le cose della natura restano. Lei aveva la serenità imperturbabile del filosofo, quello che dal caos umano spiega l’ordine delle cose. Un genere di donna in via d’estinzione.
Immagine tratta dal profilo Twitter dell’artista