di Benedetta Baiocchi – In questo Paese dei disastri annunciati e delle vittime senza colpa sono piene le cronache. Così come delle pagine giudiziarie dove i responsabili, a differenza dei film, non si trovano mai.
I familiari delle vittime di Ponte Morandi non ci stanno a feste con citazioni dei loro cari all’inaugurazione della nuova struttura. E hanno chiesto espressamente al sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci di lasciar fuori dalle cerimonie pompose di Stato i parenti che hanno perso la vita. L’inaugurazione del viadotto, insomma, se la facciano loro, i politici.
A farlo sapere è stata Egle Possetti del Comitato ricordo vittime. “Per noi – ha spiegato – la festa (e capperi, in questo caso vorremmo noi le frecce tricolori…..) sarà quando avremo davanti agli occhi di tutti gli italiani i colpevoli di questo massacro, quando emergeranno equità e rigore per chi gestisce i beni pubblici, e sarà quindi fatta reale giustizia per questi omicidi delle nostre amate famiglie che non hanno avuto scampo. Noi vogliamo quindi momenti distinti per la ‘festa’ e per il ricordo delle vittime, stante le premesse di cui sopra, abbiamo chiesto al sindaco ufficialmente di non nominare nella cerimonia di inaugurazione i nostri cari, il loro ricordo troverà spazio il 14 agosto ed in questa circostanza potranno avere il giusto rispetto che meritano. Non possiamo farli diventare un ninnolo alla festa, non lo meritano”.
Immagine in apertura tratta dalla pagina facebook Quelli del ponte Morandi (https://www.facebook.com/PonteGenova14Agosto2018/photos/pcb.421093535415984/421090185416319/?type=3&theater)