E’ un sondaggio riservato, realizzato da Swg per uso interno, anche per sondare gli umori dopo la scissione consumatasi con l’addio di Luigi Di Maio. Dopo l’avvertimento di Dario Franceschini al M5S -stop all’alleanza nel 2023 se il M5S dovesse sfilarsi dal governo- rimbalza tra i 5 Stelle un dato emerso da quel sondaggio che doveva restare interno ma ha preso a circolare in alcune chat pentastellate visionate dall’Adnkronos: metà dei sostenitori del M5S preferirebbe che il Movimento si presentasse da solo alle elezioni, senza alcuna alleanza, rispolverando un vecchio credo di Gianroberto Casaleggio. Un sostenitore su tre, però, vorrebbe il M5S in alleanza con i dem, mentre solo una manciata di punti percentuali di potenziali elettori pentastellati ambirebbe a un matrimonio col centrodestra. Nel sondaggio in questione la base grillina è stata sondata anche sulla regola aurea dei due mandati, difesa a spada tratta da Beppe Grillo la scorsa settimana. Ebbene, soltanto il 20% degli elettori M5S la abolirebbe, mentre per il 35% va tenuta così com’è. Per oltre un terzo, tuttavia, sarebbero accettabili eccezioni. Un dato, quest’ultimo, che ha sorpreso e che starebbe convincendo i vertici, compreso il leader Giuseppe Conte, ad aprire al voto su una possibile ‘micro deroga’ che salvi una manciata di fedelissimi, riferiscono fonti qualificate. (

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