Salvini minimizza le critiche di Bossi poi pensa a lanciare il suo libro

14 Aprile 2024
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 “A Bossi visto che ha costruito tutto, tutto è permesso”. Lo ha detto il segretario della Lega , Matteo Salvini, a margine della festa di piazza a Varese per i 40 anni della Lega Lombarda, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano delle parole di Umberto Bossi sulla necessità di un cambio di leadership leghista e sul fatto che Giancarlo Giorgetti sarebbe un leader migliore: “Bossi può dire quello che vuole, per me sono sempre consigli utili”, ribatte Salvini. “Ringrazio colui che tutto ha iniziato perché senza Umberto Bossi non saremmo qua. Io sono in Lega da 30 anni e sono abituato alle telefonate notturne e diurne di insulto e di polemica di Umberto Bossi, quindi mi servono per capire e migliorare. Ringrazio Maroni per quello che tanto mi ha insegnato. Per quello che mi riguarda per la Lega e per l’Italia il bello deve ancora venire”. E sull’assenza di Salvini ieri a Gemonio, “ieri ero al G7, faccio con orgoglio il segretario della Lega ma faccio anche il vice presidente del Consiglio e il ministro dei Trasporti…”. Quanto all’assenza invece di Bossi oggi a Varese, nonostante l’invito, Salvini dice semplicemente: “Avrà fatto altre scelte”. 

“A Roberto Maroni che, con Umberto Bossi, tutto ha iniziato e tanto mi ha insegnato. Il coraggio e la visionarieta’ di chi ha fatto nascere la Lega hanno cambiato la mia vita e la storia d’Italia”. E’ la dedica di Salvini nel suo libro ‘Controvento’, 272 pagine, Piemme editore, con foto inedite che ripercorrono la storia umana e politica del leader. Il volume verra’ presentato il 25 aprile a Milano e sara’ disponibile in tutte le librerie dal 30 aprile. Salvini ha raccolto nel libro Riflessioni politiche e personali, dedicando interi capitoli ad alcune delle personalità che più’ ha conosciuto e conosce, con un focus speciale per la storia della Lega . “L’Italia capace di creare ricchezza, amica del mondo produttivo e nemica della burocrazia, moderna e federale, e’ da sempre il sogno di Umberto Bossi”, scrive Salvini in Controvento. “Ci ha fornito il carburante giusto, le idee, le motivazioni e le parole per dirlo. Lo avevo sentito tante volte in comizio. Mi sembrava di conoscerlo. E ripetevo dentro di me quello che avrei voluto dirgli, per sostenerlo e per avere un incoraggiamento . Ma la prima volta che lo incontrai e’ stato piu’ di trent’anni fa, nei primi anni Novanta. Lo vidi nella sede della Lega in via Vespri Siciliani Eravamo tanti e lui ci venne a raccontare che presto avremmo vinto le elezioni Milano. E noi li’ a pensare: questo e’ matto, e’ un visionario. Io avevo sul comodino il libro di Daniele Vimercati, Lombardi alla nuova crociata 1993: il nostro Marco Formentini che batte Dalla Chiesa, ricorda nel libro. “Autonomisti e federalisti allora, autonomisti e federalisti oggi, sempre più vicini a un traguardo importante non solo per la Lega, ma ormai per tutti gli italiani””, sottolinea Salvini, che oggi era a Varese per festeggiare i quarant’anni dalla fondazione della Lega”.

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