di Carlo Andreoli – Lo stato italiano è un lontano ricordo, ed ora è pronto ad abbandonare anche i suoi figli. Conte, Di Maio e Mattarella, da più di tre mesi affermano di aver avviato una “trattativa delicata” con il governo di Haftar, per liberare i poveri pescatori di Mazara del Vallo; ma dopo la notizia di qualche ora fa, le dichiarazioni non trovano più nessun appiglio.
Infatti, a differenza nostra, il governo turco di Erdogan, di fronte ad una situazione simile a quella che ha visto coinvolti i nostri pescatori, è riuscito ad avere il rilascio di una propria nave cargo sequestrata sempre dal generale libico. Lo sconcerto e l’incredulità vive nelle famiglie dei pescatori, che dichiarano di esser pronti anche “a proteste estreme ” pur di farsi ascoltare.
Una vicenda molto dolorosa che alimenta ancor di più la sofferenza, la debolezza e la sudditanza che il nostro paese paese vive a livello internazionale. Sarà per incapacità o per paura, ma la verità che si cela dietro questa triste vicenda è che le vite dei poveri pescatori non valgono quanto gli interessi economici.
Vergogna.