di Marcus Dardi – Ogni riunione del G20, nonostante passi sempre in sordina sulle nostre televisioni, così spesso campaniliste e provinciali, è sempre un appuntamento importante che andrebbe maggiormente approfondito.
Il prossimo G20 sarà, per la prima volta, a guida italiana e si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre 2021.
Dopo l’insediamento del nuovo presidente degli stati Uniti d’America la nuova parola d’ordine della geopolitica è “multilateralismo”. Questo significa che la complessità dei problemi globali necessita di una risposta globale e condivisa.
I temi caldi dello scenario mondiale come il clima, le migrazioni, l’elusione fiscale delle multinazionali, l’economia green e lo sviluppo del digitale sono noti a tutti.
L’Italia siede al tavolo della presidenza del G20 2021 in un momento in cui l’intero pianeta deve pianificare la ricostruzione di un Modo post-covid, una variante covid che ha distrutto l’economia di tutto il Mondo.
Per prepararsi al meglio il gruppo “The European House – Ambrosetti” insieme alla presidenza del Consiglia ha preparato otto proposte.
Riportiamo fedelmente l’elenco:
- I sistemi sanitari della prossima generazione: assistenza sanitaria accessibile e di eccellenza, e filiere mediche senza vincoli
- Formazione permanente come imperativo di prosperità: insegnanti come risorse chiave e digitalizzazione più diffusa
- Un mondo sostenibile: delineare una serie di principi condivisi a livello mondiale per misurare la circolarità e la transizione verde, promuovere un quadro normativo stabile e lungimirante e costruire infrastrutture resilienti
- Finanza sostenibile: promuovere una maggiore trasparenza e favorire l’assegnazione di risorse
- Evitare il fine vita dei prodotti: dalla gestione dei rifiuti a un utilizzo efficace delle Risorse
- Promuovere la fiducia nei confronti delle nuove tecnologie attraverso principi etici riconosciuti a livello internazionale: Data and Technology Board
- Sostenere le PMI affinché, attraverso la digitalizzazione, abbiano accesso alle catene di valore globale
- Identità digitale per i cittadini, le imprese, le cose e i bot
Sicuramente non si riuscirà a migliorare il mondo in una sola riunione, soprattutto quando è necessario mettere d’accordo 20 culture così diverse.
“I have a dream” Io ho un sogno, gridò Martin Luther King a Washington davanti al Lincoln Memorial di Washington il 28 agosto 1963.
Questo grido di speranza oggi, alla luce dei fatti, è più vivo che mai. Continuiamo a sperare ne abbiamo bisogno e auguriamo all’Italia un buon G20, con un Libiamo!
Video – libiamo nei lieti calici