di Gigi Cabrino – Il sindaco La Pira sosteneva che un compito costante dei Comuni dovesse essere l’impegno per la pace perché se non erano i Comuni a dirigere gli eserciti in guerra era sui Comuni che si riversavano le conseguenze delle guerre decise ad altri livelli.
Tema sicuramente attuale, viste le conseguenze dei conflitti nel mondo che stiamo vivendo seppur, fortunatamente, non a livello militare.
Una riflessione sarebbe utile nei nostri Comuni, specialmente in quelli di medie dimensioni in cui sono rappresentati direttamente i partiti nazionali; si, perché la confusione è tanta.
Nel centrosinistra sono affiancati sostenitori della guerra e dei finanziamenti e forniture di armi all’Ucraina senza se e senza ma, decisi peraltro Oltreoceano, a fautori del dialogo internazionale che porti ad un negoziato tra Russia ed Ucraina e in Medio Oriente.
Nel centrodestra lo schema è simile; sorvoliamo sulle immagini di consiglieri che nel passato quinquennio si presentavano in consiglio comunale a Casale con le sciarpe degli Stati contendenti quasi si trattasse di una finale di Champions League e non di una guerra drammatica col suo carico di morte e distruzione; Forza Italia ha ormai abbandonato l’insegnamento del fondatore sulla necessità di mantenere un dialogo sempre aperto per non spingere la Russia tra le braccia della Cina, i FdI sono passati dalla Russia baluardo dei valori europei e occidentali nel 2021 al sostegno militare incondizionato all’Ucraina; inoltre i FdI, si trovano a sostenere acriticamente il governo israeliano (solo perché “de destra” ?), proprio quando sempre più israeliani ed ebrei nel mondo chiedono la fine delll’assedio di Gaza che ha causato quasi 40mila morti tra i palestinesi e un numero enorme di sfollati.
Si apra un dibattito serio, non sono questioni lontane e le conseguenze di queste guerre scellerate le stiamo vivendo in termini di aumenti esorbitanti dei prezzi e impoverimento generalizzato; parta dai Comuni un forte impegno per la pace prima che le conseguenze siano di altro tipo.