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Folla per celebrare Assietta e Festa del Piemont con benedizione Regione. Ma necessario trovare unità tra autonomisti

si Roberto Gremmo – Negli ultimi giorni il Piemonte e’ stato interessato da tre iniziative che sembrano segnare un salutare risveglio di politica autonomista.

La manifestazione più importante e’ stata la commemorazione della vittoriosa battaglia dell’Assietta che garanti’ l’indipendenza del piccolo Stato savoiardo-piemontese.

All’iniziativa erano presenti più di un migliaio di persone, la messa e’ stata celebrata in lingua piemontese e soprattutto c’era il patrocinio ufficiale della Regione, un riconoscimento che segna l’interesse e il sostegno delle autorità politiche, spesso in passato poco interessate a valorizzare la nostra identità culturale, se non addirittura ostili. Tutto bene? Solo fino a un certo punto, perché ha comunque suscitato molte perplessità l’esagerata esibizione militare, in contrasto con lo spirito della festa, nata molti anni fa per iniziativa dei Brande’ come momento di fratellanza dei Popoli e di valorizzazione delle lingue e culture locali.

Quasi contemporaneamente, sul monte emblema dei Piemontesi, il Monviso, alle sorgenti del Po, si sono riuniti gli aderenti d’una associazione autonomista sventolando bandiere della Padania. Un’iniziativa che comunque non va giudicata negativamente perché ogni richiamo all’unita dei Popoli alpino-padani va guardato con interesse.

Personalmente, mi rammarico solo che gli organizzatori non abbiano voluto invitarmi, malgrado mi conoscano da anni fin da quando “litigavo con Bossi”, cosa che non mi sembra grave, visto come sono finite le cose per quello che il ministro Maroni chiamava “l’ultimo partito leninista” mentre io ho sempre solo difeso la natura libertaria dei movimenti autonomisti.

Il mattino del 19 luglio, con un caldo soffocante ed in un giorno feriale, il salone di rappresentanza della città di Biella era invece strapieno di gente chiamata a raccolta dal coraggioso consigliere Alessio Ercoli per celebrare la “Festa del Piemont” e valorizzare la nostra lingua piemontese.

Onorati dalla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Allasia, dei sindaci biellesi, delle associazioni, i coraggiosi sfidanti della calura hanno concretamente dimostrato che, sotto sotto, il Piemonte si muove.

Nel corso della manifestazione ho avuto l’opportunità, una volta tanto, di ricordare le forti analogie fra la nazionalità catalana e la”patria cita” piemontese che vogliono dire la loro in una nuova Europa dei piccoli Popoli.

I “bogianen” si stanno muovendo ?

Roberto Gremmo

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