I GIUSTIZIERI DELLA NOTTE DI FENEGRO’ E LE LORO LEGGI – Strappata e rubata la “fastidiosa” panchina gigante. Caro sindaco, come intende affrontare chi si sente padrone del suo territorio?

5 Agosto 2023
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Quella panchina nella bassa lariana a Fenegrò la conoscevano tutti. Era nata al tempo del Covid, accanto alla cappelletta privata della madonna di Pompei. La notizia che sconvolge la comunità è che l’altra notte una gru l’ha strappata e rubata, portata via.

Questo è il primo fatto. Indaga chi deve, i processi non li fa la stampa e la vox populi.

Il secondo aspetto, invece, più antipatico e spinoso, è raccontare il contesto che ruota attorno a quel luogo. Certo, scindendo la questione del furto. Sono due cose da tenere distinte.

Si tratta di un malessere noto. Quel malessere è sentirsi non graditi su quei sentieri. Forse in amministrazione comunale si sa già.

La panchina non era solo bella. Era anche fastidiosa. Ma non lo si dice, non lo si legge da nessuna parte.

Fastidio per il transito di famiglie con passeggino, per amanti della natura che facevano sosta per una piacevole escursione alla portata di tutti. Fastidio perché poi qualche cane in passeggiata tornava a casa anche con un ricordo dell’uscita, un morso dovuto a cani padronali incustoditi a spasso sui sentieri, anche lontano dalla panchina. Insomma, occorre stare sempre all’occhio. Si evita, ti spiegano gli abituali fruitori del bosco, di passare di là.

Tirando le somme…

Ai carabinieri i cittadini chiedono di trovare chi ha strappato la panchina.

Al sindaco chiedono di far rispettare le regole di tutela di incolumità pubblica. Non deve esserci un incidente, per farlo.

Poi, qualcuno ha risolto il problema, a tutti. Ha strappato l’ingombrante panchina. Fenegrò è “cosa loro”.

Stupisce davvero la notizia?

Cosa resta di un pezzo di bosco ferito? Una grave, gravissima violazione del senso del bene comune. Che ha trovato un humus praticabile di azione che ha incoronato re del bosco un team di mascalzoni. Che si sentono padroni di cose e spazi più del sindaco e di comuni cittadini che camminano. Così sia.

Quello che è accaduto è grave e dice molte cose. Purtroppo. Cambierà qualcosa o, ancora, “non ci possiamo fare niente?”.

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