Anche l’Austria si incarta sul Green pass e ce lo spiega Rainews in lingua tedesca

24 Ottobre 2021
Lettura 1 min

di Luigi Basso – Negli ultimi quattro giorni i giornali hanno dato ampio risalto al fatto che il Governo Austriaco avrebbe introdotto dal 1 novembre un sistema di controllo praticamente identico al Green Pass di Draghi.
Ovviamente la stampa ha salutato il fatto come la prova evidente e solare delle doti da Statista del nostro amato Premier che tutto il Mondo ci invidia.
Di più, anche altri Paesi oltre all’Austria starebbero studiando come emulare le gesta del nostro Caro Leader e sarebbero rimasti stupefatti dalla genialità del Green Pass.
La notizia in effetti, se vera, avrebbe costituito una bella medaglia da appuntare sul petto del Migliore.
Tuttavia, credendo di dover dare un contributo al perfezionamento della macchina del consenso, dobbiamo segnalare un increscioso incidente: sul sito di Rainews in lingua tedesca viene raccontata un’altra versione dei fatti molto diversa che cerchiamo di sintetizzare.


“La regola 3G sul posto di lavoro in Austria, che è stata effettivamente annunciata la scorsa settimana, è stata posticipata …. Il motivo del ritardo è quindi che manca ancora la base giuridica. Secondo l’avvocato dell’AK Philipp Brokes che ha preso parte ai colloqui, il ministero della Salute ha notato troppo tardi che la legge attualmente applicabile non consente la regola 3G su tutta la linea, ma solo quando c’è un “rischio significativo di infezione”.

Un’ulteriore modifica alla legge è stata approvata solo mercoledì scorso dal Consiglio nazionale e deve ancora essere confermata dal Consiglio federale, dove l’opposizione ha ancora la maggioranza. Se dovessero bloccare lì la legge sulle misure contro il Covid, il 3G non potrebbe essere introdotto sul posto di lavoro fino a metà dicembre.
Il Consiglio federale potrebbe votare giovedì
Una bozza di regolamento resa nota all’inizio di ottobre prevedeva il 3G – vaccinato, guarito o testato – per tutti i dipendenti che hanno contatti con clienti o colleghi. I dipendenti devono sempre avere con sé la prova al lavoro. In caso di contatto diretto con il cliente – con eccezioni come ristoranti o impianti sportivi – è necessaria anche una mascherina se il rischio di infezione non è ridotto al minimo da altre misure di protezione.

Tuttavia, la regola 3G non è stata ancora introdotta. Il ministero della Salute ha recentemente affermato che il documento che è diventato noto ai media era solo un documento di lavoro”.
La vicenda si commenta da sé, così come il livello che ha raggiunto certa (dis) informazione in Italia.
https://www.rainews.it/tgr/tagesschau/articoli/2021/10/tag-Oesterreich-Italien-Green-Pass-3G-Arbeitsplatz-1d9fbfa6-246a-4f72-a29a-edadda5f8491.html

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