Per vivere a Milano prezzi surreali

5 Settembre 2023
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Milano si conferma nuovamente la città più cara d’Italia con 5.271 euro al metro quadro, al +3,3% rispetto a dodici mesi fa, mentre Roma fa registrare il -0,2% rispetto a un anno fa, fermandosi a 3.336 euro/mq. Guardando oltre le due principali metropoli italiane, vediamo come le grandi città del Meridione presentino tassi di crescita significativi dei prezzi, competitivi o addirittura superiori a quelli del capoluogo meneghino.

Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in analisi di mercato del portale immobiliare leader in Italia Immobiliare.it, ha redatto l’Osservatorio mensile sul mercato residenziale concentrandosi sulle città più popolose del Sud Italia: Napoli, Bari e Palermo. La città di Napoli si conferma la decima città più cara d’Italia per acquistare un immobile, con i suoi 2.771 euro al metro quadro di media, un dato in crescita del 3% rispetto a un anno fa. L’offerta di immobili in vendita, già negativa nell’anno (-8,5%), accelera la propria contrazione nell’ultimo mese: -24%, con la domanda che nello stesso periodo inverte una buona tendenza annuale, pari al +4,3%, chiudendo agosto al -15,7%.

Bari presenta rincari più marcati di Napoli rispetto a 12 mesi fa, che arrivano a quota +4,4%. Il capoluogo pugliese continua così il suo cammino verso il prezzo medio di 2.000 euro al metro quadro, fermandosi oggi a 1.967 euro/mq. Su base annua gli indicatori di domanda e offerta vedono variazioni negative: -1,4% per lo stock di immobili in vendita sul mercato, -1,5% per la domanda. Entrambe queste contrazioni si accentuano ulteriormente nell’ultimo mese.

E, in ogni caso, il rapporto costo della vita e stipendi non viene mai preso in considerazione. I salari restano sempre gli stessi. La politica fa finta di non vedere.

Tra le tre città prese in esame, Palermo è la più economica con 1.360 euro al metro quadro, ma è allo stesso tempo quella che presenta i rincari più importanti: +5,3% negli ultimi dodici mesi. L’offerta di immobili in vendita si riduce (-4%), ma la domanda continua ad attestarsi su variazioni positive: si registra infatti il +3,3% negli ultimi dodici mesi. Da segnalare che il capoluogo siciliano è anche l’unico del gruppo in cui la domanda continua a crescere nell’ultimo mese (+0,8%). In tutte e tre le città prese in esame si osserva un rallentamento dei prezzi rispetto a luglio; pur non decrescendo, questi aumentano a un ritmo inferiore al mezzo punto percentuale. Tale tendenza trova conferma anche nelle maggiori città del Paese: Roma e Milano chiudono infatti il mese di agosto a prezzi invariati. Napoli vede i suoi tre quartieri più cari posizionarsi oltre i 4.000 euro al metro quadro. Si tratta di Posillipo, Marechiaro a 4.900 euro al metro quadro di media, Chiaia, Mergellina (4.300 euro/mq) e Vomero, Arenella (4.195 euro al metro quadro). Mentre i primi due, nell’ultimo anno, hanno visto una crescita intorno al punto percentuale, Vomero, Arenella ha registrato il +3% nello stesso periodo. I rincari più solidi in tutta la città, però, arrivano da Materdei, Museo: i suoi 2.485 euro al metro quadro sono superiori di quasi il 12% rispetto a un anno fa. Segnaliamo inoltre che tutti i quartieri vedono una crescita annua nei prezzi di vendita tranne Rione Alto, Camaldoli (-3,2%), Pianura, Soccavo, Traiano (-3,8%) e Chiaiano, Piscinola (-6,4%).

Anche a Bari prevalgono i segni più su base annua, con l’eccezione di San Paolo, Stanic, quartiere più economico della città che sfiora i 1.500 euro al metro quadro; nell’area si registra una brusca frenata, pari al -7,2% rispetto a dodici mesi fa. Il quartiere più caro è invece Borgo Antico, Murat, Madonnella con 2.378 euro/mq. La sua cresCome per le vendite, il quartiere più caro per gli affitti a Napoli resta Chiaia, Mergellina, che sfiora i 17 euro al metro quadro e cresce di oltre 7 punti percentuali nell’ultimo anno. La zona che però ha visto gli affitti aumentare di più nell’ultimo anno è quella di Zona Industriale, Centro Direzionale: +20,3%, (pur essendo contestualmente quella che decresce di più sul mese con il -4,1%), seguita dal Centro (+18,4%). Il quartiere più caro della città di Bari resta Borgo Antico, Murat, Madonnella anche per gli affitti, con 11,7 euro/mq, con una crescita del 12% nell’anno. Curioso il caso di Fesca, San Girolamo: il quartiere che cresce di più per i prezzi di vendita è anche quello che decresce di più per gli affitti, con il -12,3% in un anno (invariato sul mese).

La zona che vede i prezzi crescere di più è invece quella di Picone, Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, con il +22,3% rispetto a 12 mesi fa. A Palermo segnaliamo una situazione diversa rispetto ai casi illustrati precedentemente: qui, diversamente dalle vendite, il quartiere con il prezzo più alto è Lanza di Scalea, Olimpo, Castelforte con 13,7 euro al metro quadro di media, in crescita del 53% rispetto a un anno fa (dato più alto in città). Sul mese, invece, il quartiere che si rivaluta di più è Bonagia, Falsomiele (+4,8%cita è la seconda più alta in città pari al +7,7% in un anno, mentre la crescita più importante nella città pugliese spetta a Fesca, San Girolamo, con il +10,5%, anche se il dato mensile è in netta controtendenza (-6,6%). A Palermo non troviamo nessun quartiere sopra i 2.000 euro al metro quadro: il più caro è infatti Libertà, Villabianca, De Gasperi che chiude a 1.995 euro al metro quadro (+2,7% nell’ultimo anno). L’area che cresce di più è invece quella del Centro Storico, dove in 12 mesi i prezzi sfiorano il +10%.

A Napoli affittare una casa costa, in media, 13 euro al metro quadro, un dato in crescita del 7% su base annua. L’offerta di immobili in locazione diminuisce molto più drasticamente rispetto allo stock in vendita: -41,6% nell’ultimo anno. La domanda invece resta positiva, ma il +14,7% dell’ultimo mese rappresenta un chiaro rallentamento rispetto al risultato annuale (+65,3%). Bari è la città che ha mostrato la crescita più importante del gruppo su base annua, pari al +13,8%, con l’affitto medio al metro quadro che raggiunge quota 10,7 euro. Le altre evidenze di mercato non mostrano, al momento, segnali di raffreddamento: la domanda di immobili in locazione cresce di oltre 20 punti percentuali sia su base mensile che annua, mentre lo stock di immobili in attesa di locazione si riduce: -14,4 punti percentuali nell’anno. Palermo si conferma la più economica delle tre città anche sul fronte affitti, con 8,2 euro al metro quadro di media, seppur in crescita del 9,4% nell’ultimo anno. Rispetto al caso di Bari, non cambia “il segno” delle altre evidenze, pur con un dinamismo di mercato molto diverso: l’offerta sfiora il -20% nell’anno, in linea con il dato mensile, mentre la domanda, pur crescendo significativamente nell’anno (+12,4%) rallenta al +3,3% nell’ultimo mese. Come nel caso delle vendite, anche le locazioni presentano tassi di crescita molto più contenuti nell’ultimo mese rispetto all’anno, con la sola Palermo a vedere un rialzo pari all’1%.

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