Pandemia all’italiana: contributi Covid a imprenditori condannati per mafia

24 Giugno 2021
Lettura 1 min

 Imprenditori condannati per reati di mafia, e sottoposti a interdittiva, che hanno percepito il contributo Covid a sostegno di imprese e lavoratori. La scoperta è stata fatta dalla guardia di finanza di Catania, che ha denunciato cinque persone e segnalato le restanti 14 per il pagamento di una multa dal momento che il contributo incassato indebitamente era inferiore ai quattromila euro. Gli accertamenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno riguardato i contributi a fondo perduto richiesti nel 2020 e nel 2021 in base alla legge nazionale che prevedeva i ristori mirati alla ripresa economica nel periodo dell’emergenza epidemiologica. I 19 imprenditori – tutti attivi nella provincia di Catania in settori come la ristorazione, l’immobiliare e i trasporti – non avrebbero potuto accedere al contributo perché condannati con sentenza definitiva per il reato di associazione mafiosa o in quanto già colpiti da interdittiva antimafia. 

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

NORD senza un candidato per Milano. Centrodestra in crisi senza uomini. Oscar di Montigny ritira disponibilità: mai avuto confronto con i tre leader

Prossimo Servizio

Chiesa italiana, per 65% dei praticanti è in declino

Ultime notizie su Economia

La politica agricola comune non è a misura di imprese

Come primo vicepresidente del Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole (Copa) il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato presente ad un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der
TornaSu

Don't Miss