E dopo i ristoratori il viceministro Misiani sulle partite Iva: “Non stanno peggio degli altri. Ora paghino le tasse”

20 Luglio 2020
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di Benedetta Baiocchi – Il pregiudizio e l’indifferenza verso le categorie produttive da parte del governo non finisce con un cambino mestiere rivolto ai ristoratori. Oggi tocca alle partite Iva che in fin dei conti “non stanno peggio degli altri”.

Lo ha dichiarato con convinzione il viceministro dem, Antonio Misiani, in una intervista a La Stampa.

“In questo Paese – dice a “La Stampa” – bisogna anche iniziare a dire che le imposte vanno pagate perche’ servono a finanziare i servizi essenziali. E non credo che le partite Iva stiano peggio degli altri. Abbiamo gia’ concesso rinvii, aiuti e sgravi, dunque presentarci come arcigni nemici dei contribuenti e’ una caricatura. Ed e’ chiaramente strumentale da parte delle opposizioni”.

E visto che non stanno male, possono pagare le tasse di luglio e agosto per gli incassi non incassati del lockdown. Se questo è un governo…

Ma nel palazzo vivono il Paese reale? Le tasse vanno pagate perché garantiscono i servizi? E chi non ha lavorato con cosa paga se non col fallimento?

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