“Giugno sta andando male in tutti i sensi, è il primo mese di apertura dell’estate, ma gli italiani non prenotano le vacanze né in Italia né verso l’estero e gli stranieri non vengono né prenotano le vacanze e questo lo confermano le compagnie aeree”. A delineare il quadro del comparto turistico è il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè in una conferenza stampa al Senato organizzata dalla Lega. “La stagione estiva nelle strutture alberghiere sarà molto corta, massimo due mesi” ha aggiunto, spiegando inoltre che per quanto riguarda il ‘business travel’ legato ad eventi e fiere in Italia “stiamo notando qualche segnale di ripresa da settembre soprattutto per le aziende farmaceutiche e automobilistiche. Mentre la parte disastrata del turismo aziendale in senso stretto è molto a rischio” perché se si risolvono tutte le questioni legate al green pass, alle quarantene, alle aperture allora riparte, ed è cruciale perché è un turismo ricco e crea valore al Paese”. A questo si aggiungano le incertezze sul secondo richiamo dei vaccini. Patanè ha quindi rimarcato che se non torneranno gli stranieri (51% delle presenze nel 2019) “molte grandi catene alberghiere andranno in crisi”.