“Padania separatista” riscopre la genesi dell’autonomismo lombardo

13 Ottobre 2020
Lettura 1 min

di Roberto Gremmo – Al centro del libro “Padania separatista” c’è  la poco nota ma importante storia dell’autonomismo lombardo, studiata nel documentato contributo di Gianfrancesco Ruggeri.

Pubblicato dall’Associazione Oneto presieduta da Daniela Piolini e presentato domenica a Biassono dall’Associazione La Fara, il volume ha subito suscitato molto interesse proprio per l’attenzione prestata alla realtà Lombarda, dove i movimenti autonomisti hanno avuto grande importanza dalla liberazione ad oggi.

E’ ben noto, come ricorda Ruggeri, che subito dopo la fine del conflitto, venne pubblicato a Como il periodico “Il Cisalpino” subito sceso in campo per propagandare la ‘questione settentrionale’. Nel 1947 nacque la “Lega dei Comuni Valtellinesi”, seguita negli anni Cinquanta dalla fondazione del Movimento Autonomista Bergamasco e la pubblicazione del periodico “La Regione Lombarda”.

Poi vi fu l’azione pionieristica del “Partito Federalista Europeo” di Ghizzi finche’ nel 1980 la creazione a Varese dell'”Unione Nord Occidentale dei Laghi Prealpini” poneva le basi per il salto qualitativo che doveva portare alla formazione della “Lega Lombarda”.

Regionalismo acceso, federalismo di tipo elvetico, autogoverno ed autonomismo sono ormai un patrimonio ideale della stragrande maggioranza dei lombardi e questo libro spiega come e perché questi ideali si siano affermati, malgrado tutte le difficoltà e l’ostilità del potere romano.

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