Figura chiave del governo gialloverde torna in Cina

13 Ottobre 2020
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di Luigi Basso – Una delle figure chiave del governo gialloverde targato M5S e Lega di Salvini è stata certamente quella del professor Michele Geraci, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero (voluto da Matteo Salvini).
L’ex sottosegretario è stato da più parti definito l’Uomo di Pechino in Italia, non tanto per il fatto che nel 2015 venne insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia per aver contribuito alla diffusione in Italia della conoscenza della Cina, quanto piuttosto per essere stato il promotore ed il realizzatore più risoluto del memorandum noto come la Via della Seta, che fece infuriare letteralmente l’Amministrazione Trump, causando una crisi diplomatica ancora in corso.


In effetti, dalla biografia del professor Michele Geraci, apprendiamo che ha lavorato per anni in Cina, insegnando nelle sue Università più prestigiose.
La ricca anedottica esistente sul personaggio, peraltro da lui stesso alimentata, pone la domanda: Michele Geraci ha lasciato la Cina per tornare in Italia allo scopo di far entrare la politica commerciale italica nell’orbita del Dragonet?
La vicenda umana e politica di Michele Geraci è stata letta da molti come la dimostrazione del doppiogiochismo di Matteo Salvini, sponsor politico di Geraci, che, mentre sui social postava foto di Trump e faceva l’ammerigano, spesso goffamente alla Alberto Sordi, in realtà dietro le quinte, laddove si giocava sul serio, mandava avanti un’agenda politica filo cinese in accordo con i 5Stelle (che, peraltro, non hanno mai fatto mistero di guardare alla Cina con viva ammirazione e spirito di emulazione).
Avendo studiato bene Salvini, propendiamo per la tesi che il Capitano manco sappia cosa sia la Via della Seta e che sia piuttosto rimasto facilmente folgorato dalla sapienza del Professore Universitario che insegna all’estero e conosce 5 lingue.


Ebbene, l’altro giorno, nel silenzio dei media mainstream, Radio China International, con una nota stampa di due righe, ci comunicava che il Professor Michele Geraci era tornato a settembre a vivere in Cina per riprendere il suo lavoro di insegnante universitario presso l’Università di Ningbo.


Non possiamo che rallegrarci per il fatto che il Regime Cinese possa nuovamente contare sull’apporto di un docente così preparato.
Sul piano politico e simbolico, ci auguriamo che la partenza del Professore amante della Cina possa preludere ad un veloce recupero dei valori atlantici, che sono alla base della nostra civiltà: lo storico Palmer, non a caso, insegnava a leggere gli eventi accaduti alla fine del ‘700 sulle due sponde dell’Oceano Atlantico, come una unica rivoluzione, la Rivoluzione Atlantica.
Del resto, questo succede quando si mettono in mano le leve del potere a chi può vantare nella sua biografia di aver partecipato a quiz televisivi tipo il Pranzo è Servito e Slalom.

Photo by wu yi 

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