La situazione a Lampedusa è “tragica, drammatica, apocalittica. A Lampedusa non si smaltisce nemmeno la spazzatura, l’acqua per l’isola arriva dalla terraferma. La Croce Rossa ha scorte, ma se arrivano in 3.400 al giorno, tra di loro litigano anche per l’acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato”. Lo dice il parroco dell’isola, don Carmelo Rizzo in una intervista al portale Stranierinitalia.it.
“Nell’isola ormai è tutto provvisorio – afferma il parroco -, con questa emergenza tutto è difficile, per i nuovi arrivati non c’è nemmeno dove poggiare un letto o la possibilità di andare in bagno, è davvero un’apocalisse. L’impatto sulla popolazione c’è eccome, fino a 1000 arrivi al giorno si riusciva a gestirli sia pure con fatica. Ma ora il molo è allo stremo: come la tieni la gente, la polizia inizia a dover usare i manganelli e i migranti si riversano in paese”. “La situazione è una incognita – aggiunge -. I soldi non bastano”. “Bisogna svuotare l’hotspot subito – si appella -, oggi. La popolazione cerca di rendersi utile, tutto è gestito dalla prefettura ma gli sbarchi sono autonomi, loro sono settemila e hanno superato i residenti, non so fino a che punto reggeremo, altri 2-3 giorni così senza trasferimenti e andiamo al collasso totale”.