Categorie: Cronaca

Puigdemont: Sono disposto a tornare e a farmi arrestare. Ma nessuno può impedirmi di essere presidente del governo catalano

Carles Puigdemont, fuggito in Belgio nel 2017 all’indomani della dichiarazione unilaterale di indipendenza in Catalogna, “è disposto a tornare e ad essere arrestato”, ma “nessuno potrà impedirgli di essere presidente” del governo catalano. E’ quanto ha affermato oggi il suo difensore, l’avvocato Gonzalo Boye, in dichiarazioni alla radio Rac1, all’indomani dell’approvazione della legge di amnistia alla Camera dei deputati. Secondo Boye, l’attuale eurodeputato di Junts per Catalunya “è disposto ad assumersi le conseguenze delle sue decisioni”, perché “si è creato un quadro giuridico diverso perché possa tornare nei termini che deciderà”.

La convocazione delle elezioni anticipate al 12 maggio in Catalogna, con la previsione che l’amnistia non entri in vigore prima di fine maggio, secondo il legale non è casuale. Perché, a suo dire, “il timore” del premier Pedro Sanchez e dell’attuale presidente della Generalitat, Pere Aragones, della sinistra repubblicana di Erc, “è che si possa presentare alle elezioni e sia investito come presidente della Catalogna”.

Boye ha riconosciuto la possibilità che Puigdemont sia arrestato, se colpito da un nuovo ordine di arresto nel caso dello Tsunami Democratic, in cui la Corte Suprema ipotizza il reato di terrorismo. E ha ricordato che in questo senso la legge di amnistia esclude chiaramente i reati di terrorismo nel quadro della normativa europea e che comportino violazioni di diritti fondamentali.

“E’ possibile che lo arrestino, ma non si potrà impedire che sia presidente della Generalitat, se vuole esserlo”, ha insistito il legale, perché potrà sottoporsi a un eventuale investitura “se la legge si interpreta in maniera corretta”. Boye non ha chiarito se Puigdemont sarà candidato di Junts alle elezioni catalane, rinunciando a presentarsi come capolista alle europee, nel cui caso perderebbe l’immunità come eurodeputato. Ma ha ricordato che l’ex presidente catalano fu arrestato in Italia nonostante fosse coperto da tale immunità e ha spiegato che “si espone come è stato esposto finora”, ma “in uno scenario diverso e con una legge di amnistia”. 

Redazione

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