“L’economia italiana, che pure ha mostrato nella prima parte dell’anno grande vivacita’, ha cominciato a evidenziare segnali di un possibile forte rallentamento. A maggio, sia la produzione industriale sia l’occupazione sono tornate a registrare una riduzione su base congiunturale; a giugno la fiducia delle famiglie si e’ collocata al minimo da novembre 2020. Questi elementi si sono tradotti, secondo le nostre stime, in una progressiva riduzione del Pil in termini congiunturali. Tale tendenza si dovrebbe confermare anche a luglio, mese per il quale la nostra stima indica un calo dello 0,6% su giugno e una crescita nulla nel confronto annuo”. Lo scrive Confcommercio che sottolinea “il preoccupante clima d’incertezza” in cui si sono aperti i mesi estivi, indicando come “non agevola le propensioni al consumo e all’investimento la crisi politica che stiamo vivendo nel momento in cui redigiamo questa nota”.
E si torna a non spendere…
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