L’export lombardo chiude il 2021 con la cifra record di 135,9 miliardi di euro, superiore del 6,6% al precedente massimo storico annuale registrato nel 2019 (127,5 miliardi di euro). Nel quarto trimestre, chiuso in crescita del 10,2% rispetto al trimestre precedente, ” l’attivita’ delle imprese manifatturiere lombarde si e’ mantenuta su buoni livelli, nonostante i problemi riscontrati sul lato delle forniture e dei prezzi di materie prime ed energia”. E’ quanto emerge dal report sul commercio estero della Lombardia nel quarto trimestre e il consuntivo 2021 di Unioncamere Lombardia. Germania e Francia si confermano le destinazioni principali per i prodotti lombardi, mentre, la Russia – secondo un focus del report – si pone al quattordicesimo posto tra le destinazioni con una quota dell’1,6%. Nel 2021 la Lombardia ha esportato beni per poco meno di 2,2 miliardi di euro verso la Russia e ne ha importati 1,6 miliardi, con un saldo positivo di 572,4 milioni di euro. Nel complesso, l’analisi dell’andamento delle quantita’ scambiate conferma l’effetto prezzi sull’incremento dei dati in valore. Infatti, spiega lo studio, l’export per le quantita’, con una crescita congiunturale del 3%, non tocca i massimi e rimane dell’1,7% sotto i livelli 2019. Quasi tutte le provincie superano i livelli 2019, grazie principalmente all’export di metalli di base e prodotti in metallo, sostanze e prodotti chimici, articoli farmaceutici, computer e apparecchi elettronici, prodotti tessili e abbigliamento. Quanto ai paesi di destinazione, si registrano incrementi a due cifre in Turchia (+23,5%), Cina (+23,4%), Brasile (+20,1%), Regno Unito (+18,2%), Israele (+14,4%) e Germania (+10,1%). A questi si contrappongono le perdite verso l’Algeria (-30,2%) e Hong Kong (-13,2%). Negativo anche il risultato verso la Russia (-3,8% sul 2019) nonostante un 2021 in recupero rispetto al 2020 (+14%).
Export padano – La Lombardia ha fatto il botto
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