“Ogni contesto è diverso e necessita di cautele modulate sulle relative peculiarità. Ciò che va comunque evitato sono le discriminazioni in base alle scelte vaccinali e l’indebita conoscenza, da parte di soggetti non legittimati, dei dati sanitari degli interessati”. Lo dice in una intervista a Repubblica Pasquale Stanzione, presidente dell’Authority per la privacy, in merito all’ipotesi di estendere il green pass anche al lavoro in azienda. Oggi chi non ha il Pass può lavorare ma non entrare a mensa, in merito al rischio di rendere riconoscibili e individuabili i lavoratori non vaccinati, Stanzione afferma: “È un’esigenza di cui sicuramente, in sede di conversione del decreto legge sul Green Pass, si dovrà tenere conto, contrastando ogni possibile rischio di discriminazione in ragione delle scelte vaccinali”.
Il Garante della privacy alle aziende: No a discriminazioni su Green pass
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